giovedì 27 dicembre 2007
Voglio un Natale paranormale
Mia nonna quest'anno il 24 dicembre mattina ha annunciato solennemente...
"Quest'anno niente fritto, bella de nonna, non ce la faccio. Friggo solo un po' di ricotta"
...E vedi un po' che uno a 91 anni e mezzo ha anche la forza di friggere...
Però poi ho pensato con nostalgia ai carciofi e broccoli in pastella e da quel momento per me il Natale non ha avuto più senso...
A mezzanotte ho comunque aperto i regali e dentro un pacchetto c'era un dono arrivato con un ritardo di 17 anni...
A 11-12, sull'onda degli ultimi strascichi di moda anni '80, avevo un grande desiderio: i guantini con le dita scoperte. Li accarezzavo, li guardavo sulle bancarelle di Roma e quando li indicavo a mia madre la risposta era sempre la stessa "Per carità! Mi sembri la vecchietta delle caldarroste!"
lunedì 17 dicembre 2007
Una trasteverina in Padania
Stamattina mi sveglio e sospetto che...
...Nell'aria ci siano dei residui di cenere. Sarà un'industria dei dintorni di cui ancora ignoro l'esistenza...
...Qualcuno, durante la notte, abbia distrutto documenti compromettenti in quantità industriali e ora se ne stia liberando gettandoli in strada...
...Quella strana roba bianca che viene dal cielo potrebbe essere la terribile sentinella di un qualche disastro naturale o, peggio, di un attacco terroristico...
...E poi quell'inchiesta diceva che a Roma c'è la cocaina nell'aria! Guarda qua che roba, scende a pacchi da 100 euro!
Aspetta un momento.
Ricordi, Almost, che sei partita da Roma due mesi fa e hai fatto più di 500 km verso nord?
Certe cose a Roma non succedono, no?
....
....
....
Cazzo, è neve!
La solita allarmista...
martedì 4 dicembre 2007
L'urlo di Tarzan? Miaoooo
Se siete al telefono con vostra cognata e mentre parlate con lei vi dice: "Aspetta un attimo che c'ho il gatto che mi sta facendo tarzan sui vetri!" voi:
a) Immaginate il suono agghiacciante delle unghie del gatto che scivola rovinosamente dentro il lavello sotto la finestra
b) pensate che vostra cognata abbia le traveggole causa periodo di stress dovuto a lavoro, casini vari e traslochi
c) pensate "però che gatto servizievole: pulisce pure i vetri. Devo prendermi un gatto anche io..."
d) un sospetto vi si insinua nella testa... ecco come faceva vostra cognata ad avere vetri tanto puliti... altro che giornali e vetril!
e) il gatto è stato torturato dalla nipote e tenta la fuga
f) il gatto ha sgraffignato la roba dal frigo e tenta la fuga...
Io non so più cosa pensare.
Fate un po' voi...
lunedì 3 dicembre 2007
Sci, scarponi e Woody
Uno degli innegabili vantaggi della vita in polentonia è la possibilità di andare a sciare su montagne vere (mica Ovindoli) con un'ora di viaggio.
L'almost non può di certo astenersi da questo rito di massa.
Così anche io mi recherò sulle alpi per Sant'Ambrogio (aggiungi un posto a tavola che c'è una festa in più).
Mi sono ovviamente dotata di tutina in due parti composta da pantaloni con motivo geometrico e giacca rosa confetto con cappuccio in peluche morto.
Ma guarda un po': il cappuccio può scivolar via mentre vengo giù a valanga (leggasi a spazzaneve) verso le ridenti valli... Ohibò! Potrebbe servirmi un cappello!
Mi oriento quindi verso una cuffia in lana spessa dal colore piuttosto chiaro.
E giunta che fui allo specchio esclamai - stando ben attenta che ci fossero a portata di orecchi almeno 5-6 persone sennò sono squalificata - : "Mammamia! sembro uno spermatozoo di Woody Allen!"
mercoledì 28 novembre 2007
Così lontano, così vicino
Oggi, andando al cinema, ho scoperto una cosa.
Il bergamasco e il coreano hanno la medesima cadenza, lo stesso identico ritmo.
Giuro. Il mondo è un posto piccolo.
venerdì 23 novembre 2007
Abolisciamolo subito
TE, quando te lo sei inventato, di sicuro non avevi l'hobby della scrittura...
TE, quando ci hai pensato, eri sicuramente preda di una qualche incazzatura per via che tua moglie ti cornificava o che tua suocera si era trasferita a casa vostra...
TE, quando hai realizzato questa prodezza, avevi pestato una cacca di cane e qualcuno ti aveva detto "Porta fortuna" e a te t'ha roduto doppiamente il culo...
TE, quando hai deciso di propinarci questa sola insomma, ce l'avevi decisamente col mondo...
Ma mi spieghi adesso A CHE COSA SERVE IL TASTO "INS" SULLA TASTIERA DEL COMPUTER???
...se non ad attivarsi per errore e cancellarmi mezzo lavoro, cosa di cui mi accorgo solo quando alzo gli occhi verso lo schermo?
Propongo UNA PETIZIONE PER L'ABOLIZIONE DEL TASTO "INS".... caro sig. Ins, il mondo ha patito abbastanza per i suoi rodimenti.
Per aderire firma qui sotto....
venerdì 19 ottobre 2007
Landing
Uno torna a casa.
Se bene dopo una sola settimana, con tanta nostalgia della Romanità che gli appartiene.
E già, da sempre, mi è difficile resistere alla tentazione di baciare per terra quando l'aereo arriva all'aeroporto con le mie membra sane e salve. Stasera una bella turbolenza mi ha fatto cacciare un mezzo urletto soffocato. Per la gioia di grandi e piccini e alla faccia mia.
Per di più esco aspettandomi di vedere mia madre che mi attende.
E chi c'è al bar caffetteria di Fiumicino invece?
Lui.
IL ROMANO.
Il Califfo.
Direi che la nostalgia di romanità è stata placata praticamente in 5 secondi.
Grande Franco Califano.
Tu sì che sei l'uomo giusto al momento giusto.
Cari amici vicini e lontani
Bene.
Un'altra delle mi sparizioni.
Ma ho fatto in modo che ci foste abituati. Come sono premurosa.
Negli ultimi anni le mie amiche migliori e quelle persone che, comunque, ritenevo più interessanti e stimolanti, sono volate via dalla capitale. Partite. Sparite. Emigrate.
Barcellona, New York, Kuwait city, Milano.
Alcune delle mete.
Così anche l'almost, notoriamente sedentaria e attaccata ai sampietrini più che alle sue stesse chiappe, si è decisa a mollare la Capitale.
Una trasteverina in padania... ve l'immaginate.
Il mio strepitoso accento dovuto alla dizione mi consente di divincolarmi agevolmente fra le vie lasciando chi ha la sfiga di incontrarmi col dubbio: ma da dove verrà?
lunedì 15 ottobre 2007
Un fulgido avvenire nella maionese
La mia avventura padana comincia ad assumere i contorni di una vita.
Pensate un po'.
Ho una casa. Una cucina ed un letto.
So dov'è il supermercato. E soprattutto i mercati. Che adoro.
Comincio a riconoscere le strade.
A breve sarà anche dotata di numero telefonico urbano con inconsueto prefisso e internet a 7 mega.
E uso di nuovo gli autobus.
18. 1. 34. 65. 54.
E come sempre leggo tutto ciò che mi circonda.
Attualmente sono molto presa dal leggere i corsi regionali pubblicizzati sui bus.
Così ho capito cosa farò se fallirò, qui nelle nebbie padane.
Non sceglierò un corso per barman. E nemmeno quello per cuoca o puericultrice.
No. Sono rimasta tremedamente affascinata dal corso per tramezzinista.
Il tramezzino. Il triangolo. Il simbolo divino. Il calice. Il simbolo femminile. Il triangolo no. Non lo avevo considerato.
giovedì 4 ottobre 2007
Pornopedicure
Ormai chi mi legge lo sa: il mio zapping infuria solo dopo mezzanotte.
Ieri ho fatto tardi in ufficio e son finita sotto le pezze che erano ormai le 2.00.
Scettro del potere - telecomando - e via col tango!
Rassegna stampa, tg, rassegna stampa...
E poi le piccole tv private.
Di quelle che danno film assurdi dove spesso ci sono attori conosciuti... assai prima che lo diventassero. Ad esempio ieri c'era una di Mellrose Place che parlava con un uomo fatto d'erba (giuro) che le offriva qualcosa da mangiare. Ho i miei dubbi che fosse solo da mangiare visto che lui era fatto d'erba (nel senso che era composto d'erba, che avete capito!)... ma comunque...
Ovviamente ogni tanto capitano anche le porno telefoniste con le tette gommate.
In genere passo oltre. Ma stavolta un particolare - anche se sono donna - ha catturato la mia attenzione.
mercoledì 3 ottobre 2007
Piccoli spaventatissimi spettatori
Sabato pomeriggio in televisione davano i mitici Gremilins.
Chi, nato negli anni settanta, non si ricorda questi animaletti pelosi, incazzosi che si riproducevano a contatto con l'acqua (schifando il ben più ludico metodo tradizionale, stolti!) e diventavano dei mostri verdi iperdentati e pieni di muco se mangiavano dopo la mezzanotte?
Ero a casa di un amico. Appena cambio canale e si palesa Ghismo sullo schermo, il mio ospite fa un balzo. Dapprima di goia, sembra.
"Nooooo! Che fico! MA te li ricordi?".
E certo che me li ricordo. Vabbè che sto invecchiando e sono sempre stata rimbambita, ma per l'alzheimer mi sembra un po' prestino...
lunedì 24 settembre 2007
Capit?
Treno di ritorno dal nord.
Accanto a me, ringraziando il Cielo, una coetanea sarda molto simpatica.
Mi diverte, sul treno, fare strane previsioni. Che riguardano ovviamente modi e tempi in cui prenderà il via l'amabile conversazione di viaggio tra personaggi sconosciuti e eterogenei...
Uno sguardo?
Una risata?
Un'informazione?
Un urto involontario?
Con la coetanea di cui sopra è stato semplice.
Lei molto estroversa, io, nemmeno ve lo devo dire.
Fulcro della conversazione: i colpi di testa.
I grandi cambiamenti che si fanno nella vita, in barba al razioccinio e al buon senso.
Perchè si vive una volta sola, su questo conocordiamo.
E mai e poi mai più programmare la vita su un uomo.
Siamo d'accordo anche su questo.
Mi sembra ovvio: tra trentenni emotivamente devastate ci si capisce al volo...
venerdì 21 settembre 2007
Un diavolo per capelli
Ieri sera ho fatto l'aggiornamento alle meches. Decolorante a tutta birra.
Causa telefonata, ho rischiato di farmi i capelli platino lunare.
Sono presentabile per un pelo...
Come ho già avuto modo di dire, ai miei capelli ci penso da sola.
Perchè io valgo.
Ma soprattutto perchè i parrucchieri hanno più e più volte ridotto la mia non indifferente massa di capelli ad una codina di topo.
Per loro la parola d'ordine è "sfoltire".
Zac, zac, zac... Corrono sforbiciando all'inseguimento della moda del momento.
martedì 18 settembre 2007
La guerra dei Roses
Il caro Arashi si è prodotto in un post mirabile.
Salvo il fatto che la protagonista è una vorace Almost15.
Il post si initola "Maledetto il giorno che t'ho incontrato".
Stando a quanto scritto, sarebbe per me lecito pensare che per trovare l'amore dovrei incappare in un uomo che corregge il sugo con il burro e il grasso di prosciutto....
Io e Arashi ci conosciamo da 15 anni.
Maledire il giorno che mi ha incontrato, per lui, mi sembra proprio il minimo.
A questo punto dovrebbe cominciare una guerra a colpi di anedotti e titoli scippati al cinema.
La guerra dei Roses, appunto.
Ma forse sarebbe troppo facile.
Su Arashi, si potrebbe fare un volume dedicato della treccani.
IL POST DI ARASHI
Visto che la cara Almost mi cita ogni due per tre, colgo l’occasione per raccontare anche io un aneddoto che la (ci) riguarda. Sono passati tre lustri, quindi chiedo preventivamente venia, oltre che per le licenze “poetiche”, per eventuali imprecisioni nel riportare i fatti.
Era uno dei nostri primi incontri, e non eravamo a scuola, non ricordo perché, eravamo in giro nel quartiere trastevere. A tutti quelli che già si figurano l’inciucio: frenate brusco con la fantasia!!! Ai tempi l’Arashi era basso, imapacciato e francamente brutto (non che sia cambiato granchè) la Almost era (ed è) una ragazza piacente, e non mi avrebbe notato neanche se mi fossi vestito da Darth Vader durante l’ora di religione (uhm…credo di averlo fatto una volta, non ricordo). Come se non bastasse, da adolescente ero timido come un armadillo (questo sì, a conti fatti, è cambiato parecchio): sentir pronunciare ad una ragazza il mio nome mi provocava un’intensa sudorazione, se ricevevo una telefonata da una persona dell’altro sesso cominciavo a balbettare vistosamente (e questo ha sicuramente contribuito a prolungare inutilmente la mia verginità). Inoltre la presenza di una donna nel mio raggio di azione consigliava prudenza e un presidio medico a pochi passi: in caso di contatto fisico, anche se minimo e involontario, sarebbe stato necessario un massaggio cardiaco più che tempestivo…Meno male che molte cose cambiano, col tempo…
Quell’incontro, ad esempio, era una situazione da codice rosso: Io ed Almost da “FRONTONI”, una delle pizzerie a taglio più famose, più antiche e più gustose di Roma. La cosa che rende unico questo posto è la pizza ripiena: trattasi di un bel pezzo di pizza bianca (dimensioni a vostro piacere, nonché rischio) da riempire con uno o più ingredienti a scelta tra i mille disponibili, e quando dico mille, non esagero: pomodoro, mozzarella, prosciutto,salame, ciauscolo, funghi, verdure, gamberi e chi più ne ha più ne metta…un vero paradiso per le papille gustative, e per il colesterolo, anche.
Avrei voluto saltare sul bancone e sbranare tutto, inservienti compresi, ma la presenza di una donzella imponeva sobrietà: quindi impiegai un quarto d’ora a capire quale ponderata alchimia di ingredienti mi avrebbe evitato la figura dell’esecrabile divoratore, senza per questo lasciarmi affamato…
Mozzarella? Troppo grassa
Funghi? Troppo magri
Stracchino? Mi cadrà addosso e mi sporcherò, cento per cento
Prosciutto? No…troppo unto
Polpa di granchio? No, troppo granchio…
Il risultato fu abbastanza soddisfacente: 150 grammi di pizza farciti con bresaola, rughetta e due timide scaglie di parmigiano. Mentre ammiravo soddisfatto questo capolavoro di macrobiotica, alle spalle sento un’ombra minacciosa…Mi giro e vedo Almost, con in mano un chilo e mezzo di alimenti ormai indistinguibili, di un colore marrone-rossiccio. “Che cosa ci hai messo dentro?" Chiesi terrorizzato, indicando il feticcio, e lei, senza scomporsi, con la bocca semipiena ed un pezzetto di cipolla che le pendeva dal labbro, mi rispose, quasi in estasi: “Mmmmmh…Fagioli e cotiche*…”
*(per i non romani) Cotiche: croste di prosciutto e/o di porchetta
Guardai ancora una volta il mio indegno pasto, lontano parente di quello dell' amica e ripensai a tutti gli scrupoli che mi ero fatto nella scelta degli ingredienti…lo sguardo cadde su quelle fette di salame in bella vista al banco…per un attimo fui certo di sentirle sghignazzare: “Ih ih ih…te l’avevamo detto di scegliere noi…ih ih ih…”
martedì 11 settembre 2007
A casa da mammà (il ritorno della guida di sopravvivenza pre trentenni...)
Ma come si dice: mal comune...
A 28 anni mi sono trovata a dover far rientrare un appartamento di 65 metri quadri in una stanza di 16. Dopo una convivenza finita, ho dovuto fare i conti con la mancanza cronica di spazio.
I cassetti esplodono, la scrivania straripa e mi sto sfasciando le rotule a forza di fare pressione sulle ante per chiudere l’armadio.
Appunti universitari, documenti, fogliacci della banca (latori di funeere notizie), carte di lavoro.
Accanto alle mie mutande, nel guardaroba, c’è l’intero assortimento di un punto vendita Buffetti di medie dimensioni.
La vita del trentenne a casa dei genitori si può definire in una sola parola: compressa.
La mia vita al momento è compressa (oltre che complessa).
A 28 anni mi sono trovata a dover far rientrare un appartamento di 65 metri quadri in una stanza di 16. Dopo una convivenza finita, ho dovuto fare i conti con la mancanza cronica di spazio.
I cassetti esplodono, la scrivania straripa e mi sto sfasciando le rotule a forza di fare pressione sulle ante per chiudere l’armadio.
Appunti universitari, documenti, fogliacci della banca (latori di funeere notizie), carte di lavoro.
Accanto alle mie mutande, nel guardaroba, c’è l’intero assortimento di un punto vendita Buffetti di medie dimensioni.
La vita del trentenne a casa dei genitori si può definire in una sola parola: compressa.
La mia vita al momento è compressa (oltre che complessa).
lunedì 27 agosto 2007
Il prezzo della felicità
Al momento € 3,90.
Destinato a salire, con le prossime uscite.
Una felicità a rate. Maglio: ce la gusteremo piano piano.
Escono in edicola "I ragazzi della terza C".
Chi di voi non si è divertito con in compagni di classe a spartirsi i personaggi dell'amatiassima serie anni '80? "Tu sei Bruno" "E te sei Chicco!".
A me, spesso, rifilavano Benedetta...
Libidine. Doppia libidine.
A proposito.
Ieri ricca gita al lago con gli amici.
Ovviamente corredata di macchina fotografica.
Anche perchè la mia migliore amica e suo marito sono di nuovo in partenza per il Medio Oriente, dove ora vivono.
"Dite cheese!!!" ormai è superato, d'accordo.
Ma anche voi venite sottoposti a torture da prima elementare quali:
"Dite Bananaaaa!"
"Dite Bustaaaaa!"
....quando vi state mettendo in posa per fare una foto?
mercoledì 22 agosto 2007
Paradisi letterari
La vita è una continua ricerca di soluzioni.
Soluzioni ai mille problemi che ci si pongono ogni giorno.
Però i problemi, pensavo, così come gli esami non finiscono mai.
Neanche dopo la vita.
Pensando all'aldilà ci si pongo alcune spinose questioni, la prima delle quali è ovviamente...
Che fine facciamo?
Ogni religione ha il suo paradiso.
Chi promette una luce eterna nella quale fondersi in saecula saeculorum.
Chi distese verdi piene di vergini folleggianti.
sabato 11 agosto 2007
A casa da mammà (il ritorno della guida di sopravvivenza per trentenni)
E' da un po', notavo, che non mi cimento più nel fornire ai nati negli anni 70, miei compagni di sventura, pagine della guida di sopravvivenza per trentenni.
Voglio dire... Non è che serva a nulla, lo so.
Ma come si dice: mal comune...
A 28 anni mi sono trovata a dover far rientrare un appartamento di 65 metri quadri in una stanza di 16. Dopo una convivenza finita, ho dovuto fare i conti con la mancanza cronica di spazio.
I cassetti esplodono, la scrivania straripa e mi sto sfasciando le rotule a forza di fare pressione sulle ante per chiudere l’armadio.
Appunti universitari, documenti, fogliacci della banca (latori di funeere notizie), carte di lavoro.
Accanto alle mie mutande, nel guardaroba, c’è l’intero assortimento di un punto vendita Buffetti di medie dimensioni.
Voglio dire... Non è che serva a nulla, lo so.
Ma come si dice: mal comune...
A 28 anni mi sono trovata a dover far rientrare un appartamento di 65 metri quadri in una stanza di 16. Dopo una convivenza finita, ho dovuto fare i conti con la mancanza cronica di spazio.
I cassetti esplodono, la scrivania straripa e mi sto sfasciando le rotule a forza di fare pressione sulle ante per chiudere l’armadio.
Appunti universitari, documenti, fogliacci della banca (latori di funeere notizie), carte di lavoro.
Accanto alle mie mutande, nel guardaroba, c’è l’intero assortimento di un punto vendita Buffetti di medie dimensioni.
mercoledì 8 agosto 2007
Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale. O, alle brutte, in ferie
Ieri sono finalmente andata a visitare il nuovo centro commerciale "Porta di Roma". Quello della Fnac, per intenderci.
Sono stata colta da delirio di onnipotenza per essere riuscita a spendere in totale € 12.70 per l'acquisto di ben una maglietta, una giacca e un vestito. Alla faccia, sicuramente, di povere operaie rumene e bangladeshane pagate 2 euro al mese. E qui il delirio di onnipotenza è morto: con la mia busta soddisfatta, stretta in una mano, mi sono fatta un po' schifo.
Nello spazio all'aperto, antistante il centro, mi sono imbattuta in due bambini che correvano dietro ad un piccione.
La cosa mi ha riportato al lontano 1985, quando mio fratello, allora un caschettino biondo e cicciotto di tre anni, al grido di "nieni 'ccione" (trad. Vieni piccione) terrorizzò i pennuti di tutta la Costa Azzurra.
Il mio rapporto con gli animali è stato, negli anni, altalenante.
Li ho sempre amati, questo s'intende: da bambina amavo, sopra tutti gli altri, i libri sugli animali di cui mi divertivo a studiare abitudini e comportamenti.
In particolare adoravo i pesci degli abissi, creature impensabili e affascinanti. Avevamo i nostri segreti, io e la natura: a 7 anni il fatto di conoscere animali dai nomi improbabili come il chiurlo, il beluga o il narvalo mi conferiva un certo fascino.
sabato 4 agosto 2007
Son tutte belle le mamme del mondo...
Mattinata culturale, in quel di Roma.
L'Almost e la sua amica Sara si recano al Museo d'Arte Moderna per la mostra sul Simbolismo.
Ottima scelta: la mia amica ha lavorato in una galleria ed è laureata in storia dell'arte. Ogni tanto mi faceva riemergere dalla mia apnea di arti figurative. So' 'gnorante. Almeno lo ammetto.
La mostra ve la consiglio.
Così come il museo dove non andavo da anni.
A parte il busto di San Francesco, di un artista filo-fascista, che sembrava un alieno di Roswell. E' stato bello immaginare il Santo di Assisi con gli uccellini appollaiati sulle spalle mentre ascende al cielo risucchiato dal raggio traente di un'astronave. Anche gli alieni avranno i loro santi. Un po' blasfema... Signore pietà.
giovedì 2 agosto 2007
W uno-ddue-tre eqquattro
Ho appena aperto il borsello dove custodisco gelosamente il mio mp3 player.
Accanto a lui (lui, proprio lui. Praticamente una persona di famiglia) c'è un'altra cosa che custodisco con quasi altrettanta cura.
L'abbonamento della palestra.
Tanto ci tengo a non sgualcirlo, che non lo uso mai.
Potrebbe sembrare che io abbia buttato 70 euro.
Ma non è così.
Ho investito nella ricerca invece. Ricerca di tipo antropologico.
Sempre e comunque, pure in tuta, resto una donna di scienza....
Facciamo, innanzi tutto, un patto di onestà assoluta.
Non prendiamoci in giro.
Diciamolo: andare in palestra è una grande rottura di palle.
A chi va di attaccarsi a dei noiosi attrezzi dopo 8 – 10 ore di ufficio?
Quanti di voi sono sinceramente interessati alla salsa?
Quanti vorrebbero morire al temine della lezione di step?
Quanti di voi conoscono il significato del termine Power GAG?
Eppure le palestre sono piene di iscritti.
E qual è ovviamente il traino di tutte queste iscrizioni? Ma è ovvio: l’altro sesso. Almeno nella maggioranza dei casi.
martedì 31 luglio 2007
Almost TV
Ogni tanto i regali arrivano dalle direzioni più inaspettate.
Ad esempio, dalla televisione.
Il caso, il destino, il caldo hanno voluto che in queste ultime due notti io tornassi ad essere insonne come un tempo.
Come quando da bambini, io e mio fratello, dormivamo a turno per cercare di restar svegli a veder sorgere il sole. Inutile dire che crollavamo uno addosso all'altro.
E sopra di noi, caramelle, libri e fumetti, evidentemente insufficienti a sostenerci nella nostra impresa.
E così la tv mi ha fatto un paio di regali.
giovedì 26 luglio 2007
Ulteriori raccapriccianti (e inutili) dettagli
Giusto così per completare il post nostalgico di ieri (e vi pregherei di leggere il commento di Arashi che vi dà una visione dell'almost a 19 anni, una pazza praticamente), vi do ulteriori dettagli su quella che fu la maturità.
Ovviamente io portai Italiano e Inglese... indovinate perchè?
Perché erano le materie fisse che si portavano sempre, e quindi già a settembre potei, diciamo... mettere da parte un po' di libri, ecco.
L'unica materia in cui mi impegnai quell'anno fu disegno, nel quale però presi l'unico 10 dell'istituto (mica bruscolini) con un mostruso - e forse inutile - lavoro su Klimt, composto da 40 tavole.
Che lasciai generosamente in biblioteca ad uso e consumo delle generazioni future: lo trovai smembrato e appeso alle pareti con nomi di miei sconosciuti successori al posto del mio.
C'ho fatta contenta una classe intera.
Per ripassare italiano organizzammo dei gruppi di studio a casa di una compagna di classe, con tanto di partecipazione della prof di Italiano.
Peccato che la cosa degenerò...
mercoledì 25 luglio 2007
Disastri personali
Le mie funzioni neurologiche riprendono, non so se sia un bene, fra le ore 10 e le 18... ore che passo sotto il confortevole influsso dell'aria condizionata in ufficio. Questo mi ha permesso di fare una delle mie solite funeste commemorazioni.
10 anni fa, il 25 luglio, uscivano i quadri di maturità della 5°E frequentata dall'almost, allora almost20.
Furono tutti voti bassi.
L'almost fece la sua ricca figura di merda prendendo 40.
I compagni mi avevano pronosticata per 46.
Fino al terzo anno di liceo la mia media era del 7. Poi colta da mistica ribellione (una roba del tipo "voglio salvare il mondo") smisi di studiare. Proprio in tempo per fottermi l'eventuale possibile partecipazione ad ogni concorso pubblico per diplomati.
Un vero genio del male.
martedì 24 luglio 2007
Almost40
No, non sono invecchiata di colpo.
Anche se, se continua a fare questo caldo, è probabile che succeda...
40 sono i gradi percepiti dentro casa mia.
Il caldo mi fa sragionare. Non so voi...
In tv stasera: "Un giorno di ordinaria follia", praticamente il sogno proibitissimo dell'italiano medio.
A tavola: verdure a pacchi.
Mia madre spalmava i pomodori sulle melanzane: "Così non ci metto l'olio" ha dichiarato la mami.
La cosa triste è che il tripudio di verdure lo aveva preparato per me. "Sei un po' ingrassata ultimamente". Mi ha prestato una sua splendida cintura anni '70. Mi sta perfetta. Poi mi ha fatto notare che lei la portava al 5° mese di gravidanza. Grazie mamma.
lunedì 16 luglio 2007
Per te che domani diventerai DOTTORESSA
Domani la mia amica Fracchia si laurea.
Dottoressa in legge, dottoressa Fracchia.
Certo che la signora ha ovviamente anche un nome.
Ma per me è Fracchia da quando avevamo 7 anni.
Fracchia era, e Dottoressa Fracchia rimane.
Forse sono l'unica che si riferisce a lei ancora con questo appellativo.
Ma si sa, io sono una nostalgica...
Con la laurea di Fracchia si chiude un'era.
Per lei è stato un anno di grandi, grandissimi cambiamenti.
Io le sono stata poco vicina, troppo poco.
Così faccio pubblica ammenda sul blog.
E sono comunque finita nei lunghissimi ringraziamenti della sua tesi.
lunedì 9 luglio 2007
Alla pagina 7/7/7 di televideo
L'ho fatto. Ho compiuto 29 anni. Ora sono un almost a pieno titolo.
Un compleanno speciale, non c'è che dire: 07/07/07
Anche se, pensando a questa singolare combinazione di cifre, la prima cosa che m'è venuta in mente è stata la pagina 777 del televideo.
Non avendo organizzato nulla per i festeggiamenti - millantando un festone con enodotto per il prossimo anno, i mitici spaventosi 30 - ho immaginato, appunto, che questo sarebbe stato un compleanno con i sottotitoli. Nella quiete apparente della calda estate romana ho ricevuto sms di auguri da amici vicini e lontani. Sms, sottotitoli appunto.
Ma a me il 7-7-7 non spettava in realtà.
Dovevo nascere a metà giugno a dire il vero.
Mi hanno buttata fuori a forza con la flebo per il parto pilotato.
O almeno questa è la versione ufficiale.
lunedì 18 giugno 2007
Almost fitness
L'ho fatto.
Mi sono iscritta in palestra.
Sì lo so, ho ceduto! Ho tradito!
Credetemi: succede anche nelle migliori famiglie.
Così stasera l'almost si aggirava con aria sperduta fra kili di muscoli e tonnellate di ferro.
Col suo asciugamanino sulle spalle butta l'occhio perso un po' qua e un po' là cercando di capire cosa deve fare, o, alle brutte, un istruttore che le spiegasse come riportare le chiappe a casa tutte intere, senza strappi muscolari da ricovero.
Cerca, cerca, cerca fra mille macchinari che pensava di conoscere: non li avevo già visti ad Ischia in quella mostra sulle torture dell'inquisizione? Sì, d'accordo: sono più tecnologiche ma insomma....
L'Almost cerca.
Un istruttore sta spiegando ad una ragazza l'utilizzo di un macchinario.
E si accorge dell'Almost perduta... "Cerca qualcosa?" fa l'uomo delle palestre (come quello delle caverne, ma più evoluto e depilato).
e io "Un miracolo".
Sarà il caso che ci vada ancora in palestra?
martedì 12 giugno 2007
Il segreto della felicità
Almost e mamma Almost passeggiano allegramente dopo una visita medica dell'Almost.
"Mamma" fa l'Almost in un impeto di buonismo "Mangiamoci una cosa insieme!"
"Ma non devi andare in ufficio?" fa mamma Almost
"Ma sì, mamma... però avevo detto che avevo la visita medica. E comunque avrei dovuto mangiare a mensa, no?. Godiamoci questa bella giornata... Si vive una volta sola: l'importante è cercare di vivere nel modo migliore possibile...!"
e la mamma dell'Almost
"...allora ti consiglio di non fare figli!"
Sì mamma, anche io ti voglio bene.
ps. Siccome so che mamma Almost alle volte legge queste pagine: mami si scherza, si sa che tu hai questo humor un po' english....
giovedì 7 giugno 2007
Un cesso intelligente
"Forse l'almost ha trovato l'amore, con un uomo non proprio bello ma colto e brillante...?"
Se vi state chiedendo questo, be'... la risposta è no!
L'almost permane nella sua condizione di felice zitellaggio.
In questo post si parla - ahimè o ahivoi - proprio di gabinetti.
Ero sul punto, proprio un'ora fa, di fare le mie congratulazioni al gestore del ristorante dove ho cenato per l'incredibile e RARA intelligenza dimostrata dai suoi servizi igienici.
Ah, ottimo anche il semifreddo alla menta, intendiamoci.
Qualcosa fortunatamente mi ha trattenuta. Sarà stata la presenza della mia famiglia che avrebbe fatto finta di non conoscermi a mi avrebbe lasciata lì appiedata.
martedì 5 giugno 2007
Diversamente giovani
Due sabati fa sono stata a pranzo a casa di mio padre e della sua compagna.
Come sempre, grandi risate. I due soggetti in questione sono pieni di vita.
Specie mio padre che ha ancora tutti i capelli neri e zompetta come un grillo, nononstante gli imminenti 66 anni.
A parte il fatto che ho mangiato con i piedi sul tavolino, perchè ho scoperto che dove abitano loro circolano dei piccoli scorpioni fetenti e velenosissimi, sono stata bene...
E ad un certo punto mio padre se ne esce con la seguente osservazione "Guarda che noi mica ci avviamo verso la terza età, sai? Noi non siamo anziani, no! Noi siamo DIVERSAMENTE GIOVANI!"
Eccola là, penso, ne ha sparata un'altra delle sue.
Invece no.
La sua compagna mi fa notare che l'espressione è stata coniata da un giornalista di Repubblica.
lunedì 21 maggio 2007
Disastri nucelari
Sabato si era in spiaggia.
Noi, i forsennati del mare.
Noi, che non ci perderemmo neanche una goccia di sole.
Noi, che abbiamo già ora una pancia nera che farebbe invidia ad un senegalese.
Io e il mio amico Tano.
In spiaggia ci si rilassa, si ascolta musica e si legge.
Si leggono anche i quotidiani, e si commentano assieme agli amici.
Perciò quando il Tano ed io ci siamo imbattuti in una notizia su una centrale solare che alimenterà un giorno, molto vicino, l'intera città di Siviglia è stato inevitabile il confronto delle nostre opinioni in materia di energia pulita.
"Questi sono i soliti preconcetti" fa lui molto serio "Abbiamo centrali nucleari in tutta Europa. In Francia, a due passi dal nostro paese. Perchè non riattivarle anche in Italia? Secondo me è ipocrisia e allarmismo..."
lunedì 14 maggio 2007
Hula e coola
Body Pump.
Aero Box.
Acqua Gym.
Zen Shock.
Total Body.
Fit box.
E naturalmente l' "Hula e Coola".
Leggasi, "Ula e Cula"
Disciplina tonificante di mia recente invenzione.
Tale disciplina si pratica in-door.
Praticamente dentro casa.
Anzi drento, pe' dilla alla romana vera.
Consiste nel far roteare, nella prima parte dell'allenamento, un hoola hoop attorno alla panza (magari ungete bene l'hula hoop, così evitate che vi si incastri fra i rotoli).
E questo è l'hula.
Nella seconda parte consiglio esercizi per rassodare i glutei (sì, è esatto. Proprio quelli. Quei due cotechini che hai attaccati direttamente sotto alla vita).
E questo, ovviamente è il "coola" (leggi "cula" - e comprenderai il perchè degli esercizi per i glutei).
Condite con abbondante stretching. Che, visto che non sono mai andata in palestra, per me equivale agli esercizi di educazione fisica delle medie.
E comunque nello stretching l'importante è sempre toccarsi le punte dei piedi. Almeno così mi pare. Pure se ti stai stiracchiando la cervicale.
Preparatevi, però, a diventare un ammasso di dolore durante la prima settimana di allenamento.
Che per me è appena trascorsa.
I risultati? Non garantisco.
So solo che in questo momento mi sto coccolando la mia discreta panzetta morbida.
Mi guarda con l'occhio lacrimoso, mentre io la tamburello minacciosa.
Credo mi stia chiedendo di risparmiarle la sentenza di morte firmata dall'hula & coola...
Sono proprio un essere spregevole.
domenica 13 maggio 2007
Pacs, Voltaire e la saggezza dei nonni
A volte si parla per frasi fatte. A volte si rinfaccia a genitori, nonni, amici di una certa età di essere ripetitivi o di usare contro di noi frasi obsolete, spolpate dall'utilizzo eccessivo... insomma: di essere rincoglioniti!
E mi torna proprio adesso in mente il seguente adagio tanto caro ai nonnetti delle mie parti "Chi se fa' l'affari sua campa cent'anni".
E non è che m'è venuto in mente così, solo perché sono matta.
Stavo leggendo il blog nuovo di zecca della mia carissima amica Sarathustra.
La ragazzuola mi solleva l'argomento PACS, argomento che da molto tempo sta sollevando polveroni a destra e a manca, al centro e (presenti! come sempre) al Vaticano.
Sarathustra ha trattato l'argomento in modo appassionato e comunque lucido.
Il fatto non è se sono d'accordo o no. Magari ve lo potete anche immaginare.
venerdì 11 maggio 2007
Ai chen get no satisfecscion
Annuncio trionfante di mio fratello, appena rientrata in casa: "Ho comprato il biglietto per il concerto dei Rolling Stones! Certo 110 euro, però...".
Mia madre da anni continua a ripetere: "Ma come fanno i genitori dei tuoi amici a ballare il liscio?! Dico io: noi siamo la generazione del '68, dei Beatles e dei Rolling Stones, al limite dei Doors. Come cacchio fai a zompettare sulle note di Romagna mia???".
Ovviamente l'acquisto di mio fratello l'ha entusiasmata.
giovedì 10 maggio 2007
Idee bislacche are back
Oggi pensavo (ma va? ogni tanto penso. E me ne compiaccio, anche) che è da un po' che su questo blog non vengono riportate le mie idee bislacche.
Così, per sopperire alla mancanza, sono andata in overdose creativa e ne ho partorite un paio.
Signori e signore ecco a voi...
IDEA BISLACCA NR° 4
Avete qualche problema di linea ma odiate fare quei noiosi esercizi ginnici?
Si avvicina la prova bikini, ma non avete tempo e denaro per la palestra?
O semplicemente la sola idea di avvicinarvi ad un bilancere vi repelle?
mercoledì 9 maggio 2007
Ce lo sapevate
Ma ce lo sapevate che una volta fui pubblicata su vita da blogger?
Ora che questa nuova consapevolezza ha rischiarato le vostre vite, pubblico ciò che scrissi su codesta rubrica mesi fa.
And to the people? Diranno i miei piccoli lettori.
E non lo so. Mi sembrava un buon riassunto del perché, come e quando è nato almost30.
"Dalle intemperie della vita, io, mi sono sempre riparata sotto l'ombrello della scrittura.
Storie andate male, amicizie finite, momenti su e momenti giù. Perfino a scuola, la speranza di un buon voto la riponevo sempre nel tema.
lunedì 7 maggio 2007
Al cuor non si comanda
Da giorni mi ripeto: "Dall'anno prossimo farò un solo lavoro. Basta ammazzarsi per cercare di arrotondare. La salute non ha prezzo". E' una tiritera che si ripete da 4 anni, tutti i mesi di maggio.
Perciò sto seriamente pensando, dal prossimo anno, di lasciare l'insegnamento.
Certo mi dispiace perchè, oltre che per un piccolo guadagno extra, lo faccio anche perché amo insegnare. Potendo, probabilmente, farei solo quello. Io credo sia una specie di vocazione, più della vita religiosa o della professione medica.
Ma non posso arrivare sempre distrutta alla fine dell'anno.
Però poi, spunta un musetto biondo dalla porta della prima elementare.
E te lo dice, con gli occhietti azzurri che le brillano.
Te lo dice in un italiano stentato, perchè la mamma se l'è finalmente potuta portare con sè in Italia dalla Polonia solo pochi mesi fa.
E quindi l'italiano lo sta imparando. Ad una rapidità, di cui solo i bambini son capaci.
"Maestra lo sai che anno prosimo, anche io fa informatica?" e le scoppia un sorriso in bocca. Orgogliosa di avermi dato una grande notizia.
Si accodano una bimbetta filippina, e da dietro, annuendo, sorride timida un'altra di queste pulcette, stavolta italiana.
"Anche io", "Anche io"...
Sarò pure distrutta. Ma posso dirgli di no?
Mi aspetta un altro anno di sfacelo.
E ora scusate: devo andare a fare i costumi per la recita. Da mouse, da stampante, da monitor, da scanner...
E devo anche scrivere le mossette - perchè non si può definire coreografia - per il balletto di fine anno (noi facciamo informatica con i musical... Siamo troppo avanti!).
Puzzoni. Mi hanno fregata anche stavolta!
sabato 5 maggio 2007
LA voce del padrone
Dopo aver pubblicato il video di "stRagisti" dove io, di spalle, interpreto (magistralmente, diciamolo) il ruolo della casalinga frustrata (o casalingua frustata, se preferite), un amico mi ha trovato un nuovo nomignolo...
Adesso, causa voce non proprio cinguettante, mi chiamano "Serse".
Il giorno dopo Arashi, chiamando a casa mia, ha scambiato mia madre per mio fratello.
"Bella Ste' "
"Veramente, Gio, sarei la madre..."
Arashi è ancora rosso per la ricca figura di merda. Per altro mancata, visto che mia madre s'è fatta una gran risata.
domenica 29 aprile 2007
Che ho fatto io per meritare questo?
Tutte le strade portano ad almost.
No, credetemi... Non è presunzione.
E' una dimenticanza.
La frase esatta è: tutte le strade PIU' ASSURDE portano ad almost.
E' uso fra i bloggers, prima o poi, fare un resoconto sulle chiavi di ricerca che conducono gli internauti al proprio blog.
Potevo io astenermi dal fare codesta pubblica ammissione?
Ora... Se qualcuno sa il perchè, per favore me lo spieghi.
Ieri ero in giro per un folle giro di shopping (dopo il quale starò a pane e acqua per i prossimi 3 mesi, credo).
Nel primo negozio, la musica di sottofondo è inequivocabile:
"E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire "
mercoledì 25 aprile 2007
Tutte le strade portano ad Almost
Sono andata a farmi un giretto sul mio report personale di Shinhy stats (gratuito, certo che sì) di aprile.
E ho colto i fiori più curiosi del mio giardino.
Delle vere e proprie perle di saggezza.
Prendete i pop corn - le carote per chi è a dieta come me (hai tutta la mia solidarietà) - che si va a cominciare!
a- Virtuali presenze
chiave di ricerca: "ci si annoia nell'aldila"
qui i casi sono due.
1- La frase è interrogativa. E allora mio caro, ti si può dire che nessuno è tornato a raccontarlo. Si mormora, ma son voci di corridoio, che all'inferno ci si diverta parecchio. Un po' come il sabato sera ad agosto in quel di ostia.
2- La frase è un'affermazione. Ciò vuol dire che il mio blog è stato raggiunto da un fantasma. Che è tornato indietro per darci due notizie, le classiche "una buona e una cattiva".
domenica 22 aprile 2007
Convergenza
Io sono per la convergenza, sì.
Convergenza fra analogico e digitale.
Io ho la mia torretta tecnologica in camera.
Un alto mobile da pc, con i fili rampicanti di pc, stampante e scanner.
A braccetto con un vecchio telefono, poggiato accanto alla tastiera, su cui ancora veleggia una scritta "Sip", con appresso la sua "scia" rossa... (ricordate il logo?)
Io sono per la convergenza.
Ed è per questo che 5 minuti fa, alzando la cornetta del vecchio telefono analogico per chiamare un amico, ho composto il suo numero sulla tastiera numerica del PC.
Insistevo anche...
Il bello è che mi stavo pure incazzando perchè: "Oh, ma 'sto telefono non dà segnale, porca vacca!"
Secondo voi, è grave?
martedì 17 aprile 2007
Last-pre-first-molt-prim minute
Spiegatemi una cosa.
Forse il mio amico cannocchiale che dà risposte inutili a domande inutili (peraltro molto interessanti, ma mai quanto la sua splendida rubrica che vi consiglio "Utonti online") potrà aiutarmi...
Perchè l'affarone turistico del secolo si chiama LAST MINUTE, quando prima prenoti e meno paghi?
Lo dovrebbero chiamare first minute... ingannevoli neologismi anglofoni del cacchio!
venerdì 13 aprile 2007
Da consumarsi preferibilmente entro il...
"Quando scadi?"
Il quesito esistenziale del precario è "Quando scadi?".
Da dove veniamo?
Dove andiamo?
Chi ha creato l'universo?....
Passano abbondantemente in secondo piano di fronte a "Tu, quando scadi?", o a "Ma ti rinnovano?", domande che confluiscono inevitabilmte in "Che me magno il mese prossimo?".
Almost, quando scadi? Scado mercoledì 18 aprile.
Almost, ti rinnovano? Parrebbe proprio di sì, di qui a un mese dovrei essere di nuovo operativa.
Ecco il perché di questa settimana di latitanza dal mio blog.
Mi sto preparando a lasciare la mia scrivania ed i miei ingrati compiti ad una collega che vincerà la lotteria "Surplus di lavoro da scadenza del collega".
L'unica lotteria in cui, prima o poi, vincono tutti.
sabato 7 aprile 2007
Buona Pasqua e... figlie femmine!
Nell'augurare a tutti i bloggers che si troveranno a passare di qua una buona Pasqua, voglio rendervi partecipi dei tre pensierini di oggi.
Di una profondità disarmante, oserei dire...
Primo almost-pensierino:
Stamane ho fatto acquisti. Una cosa che ultimamente non mi riesce granché bene.
Vuoi per il precariato, vuoi per l'euro, vuoi perchè mi sembra che in giro ci sia molta scelta e poca varietà, continuo ad aggirarmi per centri commerciali e bancarelle senza buste in mano.
Io sono per i colpi di fulmine. Anche con i vestiti.
A volte mi trovo lì con una bella maglietta in mano, la guardo e penso "Mm, bene. E se la compro? avrò aggiunto qualcosa alla mia vita?". E la rimetto a posto.
Un abito deve colpirmi. E come fa un abito a colpirmi? Deve regalarmi un nuovo personaggio.
E così stamattina ho comperato questo vestitino simpatico, a cui ho messo nome "Olivia", come la fidanzata di braccio di ferro.
Anche se io sono ben lontana dall'essere scheletrica come lei. Come sapete la bilancia conferma ogni giorno che, come l'universo in cui viviamo, il mio culo è in continua espansione.
Quindi sarò la versione bionda e (molto)pin-up di Olivia. La cosa mi piace.
In primis perchè l'ho pagato 29.90 euri.
In secondo luogo perchè la prova dell'abito si è svolta sotto gli occhi di una simpatica signora sulla sessantina:
Signora: Ma che carino questo vestito
Almost: Già. Però forse un po' scoperto...
Signora: Be' ma per voi ragazzine... E' la moda di quest'anno!
Almost: Ragazzine... all'età mia mi sento un po' deficente vestita così!
Signora: Come all'età sua... ma quanti anni ha?
Almost: 29
Signora: Noooooooooo (le "o" erano davvero così tante. Rombava come una ducati.). Ma non li dimostra per niente.
Almost: Dice? (lustrandosi le unghie sulla spalla del vestito, dissimulando totale disinteresse) Ma no. Sarà che sono struccata... (falsa come una banconota da 3 euro)
Comunque tornata a casa Olivia è entrata nel mio armadio. E ha trovato 6 ante di vecchi amici.
Io non butto mai niente. Prossimamente almost si lancerà nel commercio degli abiti usati.
Tanto poi metto sempre le stesse cose perchè sono assolutamente incapace di abbinare più di due colori per volta.
Il secondo almost pensierino è il seguente - da cui il titolo del post:
Mai chiamare una figlia femmina, Amalia!
E' un nome breve, semplice e musicale. D'accordo.
Ma Arashi mi ha fatto notare che è l'anagramma di MAIALA.
Il terzo almost pensierino è:
Stamattina sono andata da Arashi. Vi ricordate questo post su un ipotetico cortometraggio "sportello strage"?
Le cose sono due: o smetto di frequentare quel diavolo tentatore di Arashi, oppure ne risentirete parlare presto.
...come potrete vedere Almost, sotto le feste, snocciola pensieri profondi aggratis.
Sarà che mi sto preparando psicologicamente al pranzo pasquale.
Saremo i soliti 4 gatti e se le cose vanno come per il cenone di Natale (remember) risentirete presto parlare di me.
Abbuffatevi di colomba.
Sputate tutti i canditi.
Ciucciatevi tutti gli zuccherini caduti nella busta.
E adottate un povero abbacchietto...
giovedì 5 aprile 2007
La zanzara zan-zan-zan - ovvero - come cospargersi di aglio e vivere felici
"La Zanzara zan zan zan." Me la cantava sempre mia mamma quando ero piccola. Mi cantava un sacco di canzoncine.
Alcune le inventava sul momento, estemporanee, just for me. Ho una cantautrice tutta mia, non male.
Oggi sull’autobus ho visto, appunto, una zanzara. Accanto a me.
Come il termometro supera i 12° eccola che appare lei, “La Maledetta”.
A casa mia, la vorace vampira, la chiamiamo così.
Quando vedo una zanzara mi vengono in mente, immediati, in successione, 3 pensieri: "la zanzara zan zan zan", i ponfi delle punture e i rimedi naturali di mio zio.
D’estate le zanzare mangiavano vivi me e mio fratello.
Mio padre e mia madre si lanciavano alla ricerca di tutti i possibili repellenti anti-"maledetta": autan, zampironi, ceri alla citronella, flaconi erboristici vari.
Uno volta mio padre si superò presentandosi a casa con un aggeggio grande come un accendino che, a suo dire, doveva emettere un suono impercettibile per gli umani e fastidiosissimo per le zanzare. Macché.
martedì 3 aprile 2007
Gioco al massacro
Ognuno ha il suo "gioco al massacro". A ciascuno il suo.
Il mio si chiama: "Un anno fa a quest'ora".
Lo faccio spesso, da quando ero ragazzina.
Ma siccome sono tendenzialmente una che ha fiducia nel futuro, o che più che altro è affascinata dall'idea che "la vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita", lo abbino spesso anche al gioco "Fra un anno a quest'ora conoscerò i risvolti della situazione attuale" (una variante assai più dettagliata di "dove sarò fra un anno a quest'ora").
venerdì 30 marzo 2007
Intelligenza artificiale - 2
Ora.
Sono anni che uso il pc e veleggio nei mari dell'informatica con alterna fortune.
Ma una cosa così, vi giuro, non mi era mai capitata!
Avete letto bene: "Non si è verificato alcun errore".
La mia risposta, ovvio, alle 19 in ufficio è stata: "E allora che cazzarola vuoi?"
Dicono che i computer non potranno mai pensare.
Dicono che le macchine non saranno mai in grado di emulare tutte le sfumature dell'umano sentire...
Vari istituti spendono miliardi nello studio e nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Ed è proprio a questi ultimi che rivolgo il mio appello: io sono una povera precaria.
Per 50.000 euro vi do il mio computer, che non solo pensa ma piglia anche per il culo...
Sono anni che uso il pc e veleggio nei mari dell'informatica con alterna fortune.
Ma una cosa così, vi giuro, non mi era mai capitata!
Avete letto bene: "Non si è verificato alcun errore".
La mia risposta, ovvio, alle 19 in ufficio è stata: "E allora che cazzarola vuoi?"
Dicono che i computer non potranno mai pensare.
Dicono che le macchine non saranno mai in grado di emulare tutte le sfumature dell'umano sentire...
Vari istituti spendono miliardi nello studio e nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Ed è proprio a questi ultimi che rivolgo il mio appello: io sono una povera precaria.
Per 50.000 euro vi do il mio computer, che non solo pensa ma piglia anche per il culo...
mercoledì 28 marzo 2007
Intelligenza artificiale
Questa sera ero in cucina.
Avevo appena finito di preparare la mia vellutata di verdure preferita: porri e patate.
Almost 30 sulla bilancia è Almost60 e quindi sta tentando di perdere qualche Kg (non che siano tanti, ma prevenire è meglio che curare. e poi con le ossettine piccole che ho io è tutta ciccia. Ragazze MANGIATE! - fine pubblicità progresso).
Per questo in cucina attualmente la verdura regna sovrana. E quando non ho tempo, mi cucino le zuppe surgelate. Le nuove That's amore findus.
martedì 27 marzo 2007
Io, tu e le ruote
Con i mezzi pubblici io, ho un rapporto di amore e odio.
Amore perché sul bus posso leggere indisturbata, se trovo posto a sedere. E posso darmi alle mie attività di spiona già decantate in un precedente post. E mi faccio quattro chiacchiere con le vecchiette che spesso sono proprio simpatiche.
Di odio perché il bus non passa, se passa ti sfreccia davanti chè non hai fatto in tempo ad arrivare alla fermata, se passa dopo tanto è pieno zeppo. E lì ti rendi conto che il meraviglioso mondo del deodorante è, per i più, un continente ancora inesplorato. E perché faccio quattro chiacchiere con le vecchiette. Che a volte sono rompicoglioni. Ma fa niente. Conosco giovani peggiori.
La dicotomia amore / odio è la madre della tensione che regola da sempre le più grandi storie d’amore. Si sa.
domenica 25 marzo 2007
Titoli e liste di nozze
Quando non mi viene il titolo per un post è un disastro.
Vuol dire che non ho trovato il filo trainante della storia.
Il che per una disordinata come me, fisica e mentale, è pressoché la norma.
E quindi, ora che non trovo il titolo, non potrò raccontarvi chiaramente una cosa che mi ha fatto rotolare in terra dal ridere assieme al mio vecchio amico Arashi, giovedì sera. Vi accontenterete delle briciole?
Due suoi amici si sposano. Già ciò, di questi tempi, è stupefacente.
E può forse far sorridere alcuni.
Ma c'è di bello che, di questi tempi, se ti sposi, la lista di nozze la fai sul web.
I ragazzi in questione hanno optato per ricco viaggio di nozze nelle isole vattelappesca.
"Ognuno di noi metterà una quota" afferma Arshi ignaro del ricco e involontario spettacolo di cabaret in html che ci aspetta online.
Apriamo il sito indicato dai fidanzatini et voilà!
Il viaggio è frazionato in mille pezzettini che, presi da soli, fanno un po' ridere.
venerdì 23 marzo 2007
Freud mi fa un baffo
Ok. Faccio outing: sono una guardona.
Io guardo. Non fisso, intendiamoci. Ma guardo.
Protetta dai miei occhialoni scuri graduati, da miope, spio bonariamente la gente.
Luoghi prediletti per questa mia perversa attività: autobus, supermercati e mercati rionali, sale d'attesa di vario genere, toilettes (in senso buono!) dei locali, stradine e vicoli...
Spio nello stesso modo in cui ascolto.
Soprattutto, la parte più interessante - ma questo sarà scontato – sta nelle parole che non sono indirizzate direttamente a noi.
Intendiamoci: non sono né impicciona né pettegola. Giuro: mai stata.
Credo, però, che spesso due parole che sfuggono a qualcuno, un borbottio, una semplice risposta al telefono, percepite anche per sbaglio, ci possano dire molto di una persona.
martedì 20 marzo 2007
Caro amico ti scrivo
Ha passato i sessant'anni. Ha cominciato a lavorare che erano ancora gli anni '60. Di buona famiglia e, quindi, anche laureato in una buona univerisità.
Un buon impiego in una grande azienda, trovato subito grazie al boom economico. E anche grazie a qualche amico.
Una bella carriera. Senza in fondo faticare troppo. Senza farsi mancare nulla. Ferie, malattie, permessi retribuiti e abbondanti. Benefits di vario genere e natura.
Una moglie. tre figli. Degli affetti opachi, ma che sotto il sole, sotto gli occhi della gente, acquistano colori vividi.
I capelli bianco nylon, con una compostissima riga di lato. Il tempo li ha risparmiati quasi tutti..
La messa la domenica, non sempre. Il club con gli altri dirigenti in pensione, quasi tutti i pomeriggi. E talvolta, il ricordo di una segretaria allegra.
Qualche tradimento. Qualche scheletro nell'armadio. La sensazione di avercela fatta, forse - dubbio sporadico - in barba a qualcun altro... Già.
E' così che immagino il tizio a cui sto pagando la pensione...
lunedì 19 marzo 2007
L'incredibile Almost
Le figure di merda, a quanto sembra, non sono destinate a diminuire ma ad aumentare in maniera esponenziale. Strabordano.
Oggi, dopo una riunione in ufficio, io e i miei colleghi torniamo alle nostre scrivanie.
Ovvio che con la pigrizia galoppante che ci attanaglia di lunedì, le scale non sono assolutamente contemplate. Quindi: ascensore.
La mossa furba però è stata quella di salirci in 6, laddove le indicazioni davano come massimo 4 persone. Non solo. L'ultimo collega, invitato caldamente a salire ("Dai vieni, tanto c'è posto!") ,ha furbescamente cominciato a spingere - non so in preda a quale raptus - tutti i bottoni che c'erano nell'ascensone. I pulsanti si accendono. Tutti. E lasciano presagire il peggio.
domenica 18 marzo 2007
Chi chupa il chupa chapa, chi non chapa si chupi il chupa
Cos’è che attira un branco di "almost" ad una festa, alla stessa virale maniera in cui i chicchi di grano sul selciato di Piazza San Marco attirano i piccioni?
Ma certo! Dei lecca lecca. Immagino che tutti ci avrete pensato, no?
Eppure, ve lo giuro, ho le prove.
Ieri sera sono stata ad una spassosissima festa anni ‘80.
Come promesso sugli inviti, ci sono stati regalati big babol a manciate e leccalecca di ogni gusto: ciliegia, limone, coca cola, caramel, panna e fragola (il mio preferito di sempre), fragola e, pensate un po’, anguria!
Perfino i lecca lecca a fischietto, quelli da cui non usciva mai un suono ma riuscivano a farti sbavare tutto dal collo in giù.
Ad un certo punto, ecco che arrivano dei ragazzi con un cappelone da cow boy a distribuire i chups alla folla in delirio. Al primo giro ognuno si accontenta del gusto toccatogli in sorte.
Certo, la sfortuna è avere avuto quello al limone. Ma in fondo, si può ritentare un secondo giro… o no?
giovedì 15 marzo 2007
Così parlò il commercialista
Bene.
Nuntio vobis magno gaudio.
Oggi, anzi ieri - giovedì insomma - è stata un'altra giornata campale.
Ho cominciato una mezza dieta (tanto per sfatare il mito della dieta "da lunedì")
E sono finalmente andata dal commercialista.
Dove ho scoperto, con grande sorpresa - credetemi -, di non essere un evasore fiscale.
Peccato, la cosa si faceva eccitante.
Già mi vedevo nei panni del più famoso evasore fiscale della storia: Al Capone.
Mi vedevo urlare con un irsuto neo sulla guancia "Sei solo chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo".
Macché.
Il mio unico urlo (soffocato) è stato un "azzo" di fronte al commercialista, che più che un commercialista sembrava un paffuto puttino con le guance tonde e gli occhietti azzurri. Puttino un piffero! vuole 600 euri l'anno, il puttino.
mercoledì 14 marzo 2007
Studentessa universitaria, triste e solitaria
Oggi la vostra Almost si è recata a lezione all'università. Una materia difficile ma interessante. Se non altro il professore è davvero bravo. Anzi: appassionato, è dire poco.
Mi mancano sei esami.
Sono almost dottoressa.
Per la serie meglio tardi che mai. Da anni (fuori corso) però sfoggio la sfolgorante scusa "eh ma sai: lavoro a tempo pieno..".
Ho ancora un anno di autonomia dopodiché la scusa sarà da buttare. Anche perché la facoltà che faccio non è esattamente ingegneria aerospaziale...
Entro nell'aula con la mia mise "da ufficio". In realtà il mio abbigliamento raramente può definirsi da ufficio... Ma oggi ero impeccabile: maglioncino serio con giacchetta, pantalone nero con la riga e decoltè viola a punta (dolore e sofferenza).
Mi siedo accanto ad un ragazzo. Un bel ragazzo a dire il vero. Ricciolino, moro. Genere Scamarcio (per gli amici, per chi lo "adora" come me: "Scacarcio" - e anche stavolta, mi è scivolata la corona).
Si vede subito che è più giovane di me. 3, 4 anni?
Chissà. Ma sono presa dalla lezione. E dalla stanchezza della giornata: mattina a scuola con i bimbi delle elementari, pomeriggio ufficio, sera lezione.
venerdì 9 marzo 2007
Cover
Ieri mi sono ritrovata nuovamente, per la seconda volta in questo mese, ad un funerale di famiglia.
La mia prozia. Se n'è andata, anche lei.
Un'intera generazione che sta sparendo...
Un'intera generazione di cui è rimasta praticamente solo mia nonna (forza nonna!) di 90 anni, che adesso gira per casa saltellando, accendendo incensi e facendo strani riti propiziatori (fosse stato un nonno, le sarebbe bastato grattarsi. Siccome è nonna le manca lo strumento... Per noi donne è sempre tutto più complicato. Anche la macumba)
Con molti "pezzi" della mia famiglia, ci si ritrova purtroppo sempre in queste occasioni tristi.
giovedì 8 marzo 2007
Il fine giustifica i mezzi
L'esperimento ha dato il suo primo frutto.
Qualcuno è arrivato al mio blog con la seguente chiave di ricerca:
"sesso con amico di mio figlio"
Ne potremmo parlare. Ma anche no.
Credo che scriverò molto presto, però, un post sulle chiavi di ricerca attraverso le quali viene raggiunto il mio blog. Sono poche, ma sono molto gustose. Non ci credete? Ve lo dimostro... Che ne di te di:
"fantozzi funerale cobram"
o di:
"lo stile dei vestiti di mary poppins", eh?
lunedì 5 marzo 2007
Tracce di Almost
Tanto per raccontarvi un po' di fatti miei.
Questa mattina Almost, dopo aver dormito 11 ore come non le capitava dalla seconda elementare, si reca di buona lena e con ottime intenzioni a lavorare puntuale.
Vuoi che è lunedì e, "diamine! bisogna partire col piede giusto"...
Vuoi che è l'inizio di una nuova settimana lavorativa e "allora mettiamocela tutta"...
Vuoi che la mia collega è in pausa contrattuale e per 40 giorni dovrò lavorare per due e allora "mettiamoci un po' di brio per non suicidarci"...
Stamattina mi ero ben abbigliata e accuratamente truccata come a voler esternare tutta la mia buona volonta. Difficilmente mi curo così per andare a lavoro.
giovedì 1 marzo 2007
Il gusto della vita
Sono da sempre interessata al cibo.
In tutte le sue forme e fasi.
Di recente ho scoperto perfino un'insana passione: zappettare la terra e coltivare erbe aromatiche. (questo quando ero una convivente con terrazzo. Ora che sono di nuovo una sedicenne di trent'anni a casa di mammà con stanzetta e posters non posso - ma corromperò la mami, oh se la corromperò...).
Mi piace la consistenza del cibo.
Mi piace impastare, tagliare, amalgamare e tritare.
Mi piace perfino il suono di queste parole: sanno di creazione e sconvolgimento.
Mi piace, ovviamente, sperimentare odori, sapori e fusioni nuove.
Ultimamente sto diventando assidua cliente di tutti gli shop etnici che riesco a trovare (ove compro in quantità - ed economia - fagioli red kidney, spezie varie, frutta improbabile, dolci filippini e quintali di platano da friggere al posto delle patatine).
lunedì 26 febbraio 2007
45 milioni di posti di lavoro
Sicuramente molti di voi conosceranno già le vicende del mastodontico portale del turismo italiano ITALIA.IT.
Per chi non sapesse riassumo molto bevemente.
Trattasi di mastodontico, appunto, portale italiano dedicato al turismo della nostra penisola ed infarcito di ogni tipo di contenuto che il web possa dare: testi, video, foto, interviste, percorsi interattivi e servizi per gli iscritti. In 4 lingue (italiano, cinese, inglese e tedesco).
L'iniziativa sarebbe lodevole.
Se non fosse che di mastodontico ha soprattutto la cifra investita nella sua realizzazione: 45.000.000 di impressionanti Euri.
Ora.
Lavoro con internet dal 1999.
Non riesco nemmeno ad immaginare cosa potrei fare con un quinto di suddetta cifra, ma probabilmente i miei utenti potrebbero tranquillamente governare la loro casa col mouse e farsi il caffè col pc.
Mi arrovello per capire come, quando, perchè... e sopratutto a chi.
sabato 24 febbraio 2007
Il diavolo veste Gai Mattiolo
Ok, mia madre l'ha fatto di nuovo (ricco approfondimento).
Ho pensato: "Una volta va bene, ma due... O sono chiari segnali, o la mami sta perdendo colpi".
Eravamo all'Outlet: quadretto familiare di mammina e figlia bionde che spulciano ogni negozio capiti loro a tiro. Entrate in una boutique super chic (dove io faccio le mie solite 3 o 4 figure di merda... tipo scambiare un modello all'avanguardia per una decorazione, provarmi un vestito infilandolo al contrario, suscitando l'ilarità generale...): quella di Gai Mattiolo.
Io e la mami ci siamo messe a sfogliare i capi appesi come fossero una copia di vogue (che tanto io e la mamma siamo nate in jeans e moriremo in jeans).
Ad un certo punto lei tira fuori dal mucchio uno splendido completo rosso di gran classe.
Me lo mostra orgogliosa.
Pantalone, giacca e qualche lustrino.
Elegante. Anzi, peggio: da cerimonia.
venerdì 23 febbraio 2007
La signora Mastro Lindo
Non so se vi è capitato oggi di imbattervi nella seguente notizia pubblicata da repubblica.it:
Una ricerca britannica: in coppia aumentano del 50 per cento le ore dedicate dalle signore alla casa
Lo studio su Economic Journal condotto su un campione di 12.000 persone
Il matrimonio? Alle donne non conviene in casa lei lavora di più, lui di meno
Azz! Ma va? Ci voleva la ricerca Britannica (poi ci faranno sapere chi li ha finanziati e quanto gli han dato...)
Ma guardiamo i fatti più da vicino:
LONDRA - Attenzione a tutte le giovani donne che cercano di scrollarsi di dosso la sindrome di Bridget Jones sognando il grande giorno del matrimonio: prima di affidarsi al fatidico sì come soluzione di tutti i problemi, dovrebbero pensarci bene. Ne va della qualità della loro vita. (...) La vita quotidiana in coppia comporta, per loro, un aumento del 50 per cento delle ore consacrate ai lavori domestici.
martedì 20 febbraio 2007
Martedì grasso
Aperitivo pre-prandiale con mio padre e la sua simpatica compagna toscana.
Oggi, come tutti sapete, è martedì grasso.
"Stasera fate hualhosa (qualcosa)?" mi fa Fiore.
"Hun lo so" inevitabilmente il mio accento scivola verso la maremma "Sicuramente ci si maschera, come venerdì e sabato scorso. Figurati: io e Daniele (un mio carissimo amico) quest'anno siamo gli invasati del carnevale. Stiamo organizzando...".
Sì lo so che non dovrei dirlo, ma è così: quest'anno mi sento molto carnevalesca.
"Sei come il tu' babbo!" ribatte ridendo Fiore.
"E come tuo nonno!" aggiunge mio padre "Pensa che in sanatorio protestò con la direzione perché gli dessero un pianoforte e il permesso di fare una festa per carnevale. Lui si mascherò da donna. Tutto questo pochi mesi prima di morire. Era semprè lì ad organizzare feste, a rallegrare tutti."
mercoledì 14 febbraio 2007
Il tempo dei torsoli
p.s. - pre scriptum - prima di leggere questo post mettete su la famosa colonna sonora de "il tempo delle mele" se ce lo avete. Sennò scaricatevela, tanto lo so che siete tutti degli eccezionali pirati informatici.
Anche questo carnevale ho fatto la mia discreta figura da buffona.
Con l'immancabile travestimento "home-made", mi sono recata ad una festa in maschera.
La Almost si è messa due piume in testa e si è immersa nella bell'epoque tramutandosi in una ballerina di can can in rosa e nero (tra l'altro sono il mago della maschera home-made last minute. Se vi servisse, chiedete pure.)
La simpatica variazione sul tema di quest'anno, però, era il fatto che la festa non fosse in un locale, ma nella casa appena fuori città di un amico, dell'amico, dell'amico...
venerdì 9 febbraio 2007
Sogni d'oro
E’ venerdì sera.
In genere il venerdì sera sono in giro, mi do alla baldoria liberatoria di fine settimana lavorativa…
Stasera invece sono uscita dall’ufficio alle 21 dopo 12 ore di lavoro.
Mi godrò una di quelle dormite che non mi faccio da tempo.
Dormire per me, vi sembrerà assurdo, è sempre stata una grande avventura.
Perché?
Perché io faccio dei sogni allucinanti.
Il punto è questo: magari sogno come tutte le persone di questo mondo di rifare gli esami di maturità, di fare un viaggio con una persona cara o di avere un figlio.
Nei miei sogni però…
…Durante il mio viaggio, arriva Kevin Bacon che fa il terrorista col fucile spianato dentro ad un cinema il che mi costringe a gettarmi di peso sotto le poltrone dove recupero la mia borsa e rotolo fino all’uscita… che ovviamente (ma logico, no?) dà su una terrazza calcarea (lo giuro!) sul mare, da cui ci si tuffa e che da un lato degrada in una laguna. E dove tutti stanno tranquillamente prendendo un aperitivo – il comportamento più sensato da adottare quando nel cinema accanto c’è un terrorista, no?
lunedì 5 febbraio 2007
Torquemada spa
Naturalmente con la fine dello stage non termina l’espiazione della vostre colpe.
Come ai tempi dell’inquisizione, vengono praticati vari tipi di tortura al fine di far confessare al malcapitato “Sì, mi va bene essere precario!”
Simpatico siparietto
Personaggi e interpreti:
Lavoratore precario affetto da allucinazioni di tipo mistico
San Giuseppe – protettore dei lavoratori
Precario: Oh, Santo Giuseppe dimmi tu… che peccato ho commesso per meritare questo lavoro di cui subisco i difetti e non godo i pregi?
San Giuseppe: Eh figliolo mio, avete votato chi vi prometteva la pensione a 40 anni? E ora queste pensioni qualcuno l’ha dda pagà. E scusa ragazzio mio ma lo sai che nun è cattiveria… o prima o dopo gli errori si pagano.
Precario: Ho capito San Giuseppe mio, ma io che ho votato se all’epoca facevo la seconda elementare…
San Giuseppe: E allora tesoro mio, ve siete magnati tutto di corsa com’è arrivato il benessere? Ve siete fatti 3 televisori, lavatrice e lavastoviglie? Mo’ tocca un po’ tirà la cinghia?
Precario: Santo mio bello protettore, quello che dici sarà pure giusto. Ma io il massimo che me so comprato è uno stereo usato più de questo…
giovedì 1 febbraio 2007
Sportello strage
Siccome che Almoste è 'na perzoncina de parola ha scritto nel poste de prima "tu bi continued" e infatti continua...
(Messaggio di servizio: intanto, date le numerose adesioni raccolte scopo cortometraggio, Almost e Arashi stanno per partorire qualche idea malata. Speriamo che il loro poco tempo libero glielo impedisca. Se qualcuno di voi però è interessato non cessi di manifestarlo. Specie se ce capisce qualcosa di cortometraggi...)
STAGE ARREDAMENTO UFFICI
Sei uno stagista e ti aggiri per l’ufficio chiedendoti da settimane come sei finito qui? Bene (bene?). Lo stage arredamento uffici è proprio la disgrazia che ti è capitata.
Ricordi che prima di varcare la soglia di questo posto tutti i giorni, qualcuno ti aveva fatto fare un regolare colloquio dove una signora molto formale e seria aveva valutato con attenzione e freddezza il tuo curriculum?
Ora sei in balia degli eventi: non hai una scrivania, non hai un compito bene preciso, e solo il 10% del personale conosce il tuo nome.
Ecco perché lo chiamo stage arredamento: esisti solo in virtù del fatto che occupi metri quadri e quindi hai la stessa funzione dell’arredo, più o meno.
Ma tra te e un comò dell’Ikea hanno scelto te perché almeno non ti dovevano assemblare…
lunedì 29 gennaio 2007
Almost stagista
Ho un sogno che mi tormenta da anni. Fellini tramutava in film i sogni che faceva. Siccome io non sono megalomane e penso in piccolo del mio sogno volevo fare un cortometraggio. Magari uno sputazzo di spot.
Da quando ho assistito alla nascita del sito "Sportello Stage", la prima cosa che si è insinuata fra me e la visione di cotanta scritta è stata una enorme “lettera scarlatta”. No, non la A di adultera come nel romanzo. Ma la “R”.
E così ho pensato “Prima o poi scriverò un corto dal titolo Sportello StRage”.
Una cosa molto pulp.
Tipo “un giorno di ordinaria follia” con Michael Douglas. (Si vede che ho appena finito di leggere Bukowski, eh?)
Immagino questo tizio che fa il giro delle agenzie di collocamento dove gli propongono solo stage, stage, stage o un impiego malamente retribuito in un call center. Alla fine il soggetto, divenuto sociopatico e schizoide, fa fuori mezza Adecco con un fucile a canne mozze. (sì, mi piacciono le commedie rosa…)
Ora: un corto non lo potrò fare e allora ripiegherò sul mio blog... (se qualcuno vuole farne un corto invece mi contattasse che me la cavicchio a scrivere sceneggiature... vota antonio vota antonio vota antonio... )
Dello stage esistono diverse varianti, come dell’aviaria.
Tra l’altro… di base sarebbe anche "sano". Ma, ahimé, si è scisso in varianti patologiche a volte poco curabili.
E’ come per i vaccini.
venerdì 26 gennaio 2007
Dell'ipocondria e delle sue varianti
Analisi della patologia: Come dice la parola, tiene costantemente sotto controllo la sua circolazione sanguigna. E’ terrorizzato all’idea che tutt’ad un tratto possa essere colto da un infarto. E questa sua paura, ovvio, gli causa l’aumento dei battiti. L’aumento dei battiti gli fa venire il sospetto dell’infarto imminente. Il sospetto gli mette paura. E via così in un circolo vizioso senza fine.
Ma il coccolone può manifestarsi in molti altri modi: ictus, ischemia… e perfino un aneurisma.
Il tutto ovviamente si accompagna ad attacchi di panico scambiati per infarto. Che generano paura. La paura accelera i battiti e via così un’altra volta…
Comunicazione con l’esterno: un disastro. Il poveretto si rivolge a chi gli sta vicino con aria supplichevole pregandlo di credere alla realtà della sua condizione. La paura gli cerchia gli occhi come fosse un’eroina dell’opera colpita dalla tisi. Ed è così che un parente o un amico si lascia commuovere e si rende disponibile ad accompagnarlo da un bravo specialista di sua conoscenza.
Rapporto con la medicina (ufficiale e non): strano. A volte finiscono al pronto soccorso in preda a quello che si rivela poi essere un attacco di panico. Altre volte, come già detto, si lasciano trascinare da specialisti vari. Ho assistito personalmente a scene del tipo:
Cardiologo: Signora lei ha un cuore che manco un cavallo…
Signora: (sorride appena) A beh…
Il malcapitato che lo ha trascinato dal medico lo guarderà come a dire “Hai visto? Ora sei più tranquilla?”. Questo se si tratta della 3° o 4° visita. Alla 10°-12° all’accompagnatore spunteranno i canini da dracula e resisterà a stento alla tentazione colpire l’ipocondriaco con la macchina per l’ecodoppler. Così almeno per una volta avrà davvero qualcosa di cui lamentarsi.
lunedì 22 gennaio 2007
Mutuo dolce mutuo
Se gli amici fanno domande è cortesia rispondere, o no?
L'altro giorno ero sul blog di cannocchiale a moneta, il quale si poneva i seguenti questiti esistenziali:
"- ma come fa una coppia di giovani a comprarsi una merda di casa in questa città (Roma)?
- ma come fanno tutti i precari, lavoratori a progetto ecc. ad avere una prospettiva di vita in questa città?
- ma dove sta andando la nostra merdosa di società?"
Spero che molti di voi si siano sintonizzati ieri sera su raiuno per vedere lo speciale del tg1 dedicato a chi vive con 1000 euro al mese. Triste e realista.
A meno che tu non abbia avuto due genitori ricchi o parsimoniosi che ti hanno comprato casa.
A meno che tu non abbia vecchi parenti di cui sei l'erede universale.
A meno che tu non abbia deciso di prostituirti o di far fuori il vecchio nonno proprietario di unacameraecucinaconbalcone.
Questo post è per te, caro amico Almost30...
Come fa un coppia?
Questo è quello che ho risposto a cannocchiale sul suo blog:
venerdì 19 gennaio 2007
Almost30 in the sky with diamonds (per l'eternità)
Bene.
Vi ho già comunicato che sono una lurida faina.
E oggi mi sono presentata alle altre faine con tale post, che ora vi vado ad introdurre.
Mi son detta: perché non dare la lieta notiziola a tutta la blogosfera...? Spero le altre faine non si offenderanno...
Una news che arriva dritta dritta dal Regno Unito.
L'argomento? Si parla di "alloggio eterno", "ultima dimora", "mausoleo": insomma di bare e co.
Questa notizia rappresenta per me una grande conquista.
Da sempre sono un'ipocondrica furiosa e per di più soffro di claustrofobia.
Quindi oltre a prendermi la briga di autodiagnosticarmi ogni volta mali gravi (e ovviamente incurabili) per un'unghia incarnita, mi preoccupo sempre pensando che, oltre a morire di qualche terribile morbo, dovrò passare l'eternità in un luogo angusto e chiuso detto anche bara di zinco.
Perciò: quale notizia può essere più liberatoria della seguente?
GB: ULTIMO TREND FUNEBRE, CENERI SPARSE CON FUOCHI ARTIFICIO
LONDRA - In Gran Bretagna è l'ultimo trend sul versante del business funerario: le ceneri del caro estinto vengono sparate in cielo tramite i fuochi d'artificio.
Fonte ANSA
giovedì 18 gennaio 2007
Be my Baby - Il momento serio dell'Almost
Stamattina, com'è consuetudine ogni settimana, ho fatto la mia brava lezione in una piccola scuola elementare.
Lo faccio per arrotondare.
Lo faccio perché adoro insegnare.
Lo faccio perché adoro imparare. Soprattutto dai bambini.
Nonostante la frequenza dei miei mal di gola abbia subito un'impennata pazzesca da quando sono a contatto con questi nanerottoli, sono molto contenta di quello che faccio.
A volte penso che potrei anche mollare tutto e dedicarmi solo all'insegnamento.
E mentre ero là mi è venuto in mente un post di Nabladue, che ho abbondantemente commentato in questi giorni.
Parlava del bullismo.
Guardavo i "miei" bambini chiedendomi se qualcuno di loro un domani sarebbe finito bullo o vittima.
mercoledì 17 gennaio 2007
Cin cin!
Io ho il panico da brindisi. E' una nuova psicosi ancora da catalogare. Me ne sono accorta a pranzo con i colleghi. Tutti riuniti per salutare un collega che è "scaduto" (noi precari ogni tanto andiamo a male).
Nel momento del brindisi vengo colta da panico, dicevo, perché c'è sempre qualcuno che ti fa notare i seguenti errori:
Ah! Hai incrociato
Ah! il bicchiere è di plastica
Ah! Stai bevendo un analcolico
Ah! Mi devi guardare negli occhi
Ah! Non hai toccato il bicchiere
Ah! Hai toccato il bicchiere
Ah! Il tuo bicchiere è quasi vuoto
Ah! Aspetta, aspetta... ma siamo tutti?
Ragazzi: la vita è già tanto difficile...
martedì 16 gennaio 2007
5 cose senza le quali sareste campati ugualmente...
Ok. Lucilla mi ha passato la patata bollente
E ora vi dovrete sorbire le famigerate "5 cose che non sapete di me".
Non dite chi te l'ha chiesto, perché me l'ha chiesto Lucilla.
Tremate perché a fine post dovrò passare la palla a 5 di voi (ognuno dei quali esclamerà "Che fortuna" non appena lo verrà a sapere).
Scoprirete inoltre che non è che siano cose eclatanti. Anche perché ho provveduto a raccontare tutti i cavoli miei qui in questi ultimi mesi...
1 - Non mangio mai prosciutto in pubblico. Ciò è dovuto al fatto che a 4 anni stavo per soffocare a causa di suddetto alimento. E lo credo: ne infilai in bocca 1 etto tutto insieme. Mi salvò mio padre: altrimenti sarei morta di prosciutto, una fine poco dignitosa. Da allora mangio sempre kg di prosciutto, ma a casa e facendogli l'autopsia. Nessun filamento di grasso può sfuggire a questa meticolosa operazione
lunedì 15 gennaio 2007
I buoni propositi dell'Almost
Mi spiego: avete presente la letterina di Natale che si infilava sotto il piatto di mamma o papà?
Una lettera ricca di buoni propositi.
Puntualmente inutile. Che finiva col ghigno divertito e rassegnato del genitore preposto alla lettura.
Io mi vergognavo ogni anno, perché mio padre la leggeva, ridacchiando, all’assemblea familiare riunita. Tra l’altro mio padre non ridacchia, mio padre è Robin Williams ma castano e con 6 etti di naso in più e quando ride… fa ridere anche te, non ci sono santi.
Insomma l’idea dei buoni propositi non è male.
Ma forse a trent’anni viene meglio. E magari serve davvero.
Anche perché hai qualcosa di più da dire sul mondo di “mangerò meno lecca lecca” oppure “Non gonfierò più la mia sorellina come una zampogna a Natale”.
Dunque vediamo cosa ho da dire (per ora) per questo nuovo anno
Titolo: Buoni propositi di almost per il 2007
Sottotitolo: and to the people?
Il post di Zorro
cv cx clò.xsd hygft-
Zorro è il mio cane.
Mi è saltato in braccio mentre scrivevo e si è interessato alla tastiera.
la striscia che vedete sopra ne è il risultato.
E' quanto aveva da dirvi e io l'ho riportato fedelmente.
Bau
L'amore al tempo degli avatar
Ho notato una cosa che è risultata ai miei occhi parecchio divertente...
Così come nella vita maschioni muscolosi e pompati si accompagnano, o cercano di farlo, a ragazze belle, curate a volte discinte, nella Blogosfera la cosa si ripete con gli avatar...
Fateci caso: tra le amicizie di un avatar pettoruto ci troverete una sovrabbondanza di lingerie femminile...
Tra l'altro non mi stupirei se dietro all'avatar "Rambo" si nascondesse il sosia di puffo quattrocchi.
Mi sembra una buona rivincita ("la riabilitazione del patata", avrebbe detto Verdone)...
Ah, la magia della rete!
giovedì 11 gennaio 2007
Sfiga centaura
Due giorni fa ero in macchina col mio amico Ciocco...
Si parlava di come la gente riesca spesso ad imbastire trame, a inventare storie, a tappare vari buchi con bugie e scuse per migliorare la propria vita... o più semplicemente per salvarsi il deretano.
"Ma chissà, forse hanno ragione. Dovremmo farlo anche noi..." ho detto io, cercando in quel che dicevo un fondo di verità...
La replica pronta del Ciocco
"Cara almost, nun se po' fa'. Dopo due secondi ci sgamerebbero. A noi la sfiga ce corre dietro col Kawasaki!"
Ok, prima sinceratevi se nell'aria c'è un rombo di motore e poi voltatevi lentamente...
mercoledì 10 gennaio 2007
La matematica è un'opinione
Perché in un paese dove:
La stabilità lavorativa arriva a 38 anni in media (fonte Repubblica);
Il matrimonio arriva in media a quasi 31 anni per le donne e 34 per gli uomini;
Il primo figlio si fa passati (spesso da un pezzo) i 30anni;
Per raggiungere un eccellente livello di formazione si fanno tanti di quei corsi, che quando si è finito si è pronti a spegnere 30 candeline;
l'acquisto di una casa resta un'utopia spesso anche dopo i 35
L'età media della classe dirigente, degli uomini di potere è di circa 60 anni...
Per fare un colloquio di lavoro viene richiesta ETA' MAX 25 ANNI???
Una volta ci si calava l'età per rendersi più affascinanti.
Adesso dovremo ricorrere alla contraffazione dei documenti per trovare lavoro...
domenica 7 gennaio 2007
Karate Kid, la creatività e il gabinetto...
Nei giorni scorsi si parlava con alcuni miei amici di cosa fossero intelligenza, creatività, capacità di problem solving, ingegno ed un'altra serie di belle qualità che io non ho avuto modo di conoscere molto da vicino. Chissà perché...
- Simpatico siparietto -
DLIN DLON!
A: Sìììì??
C: Buonasera sono il signor Cervello, cercavo la signorina Almost...
A: Cervello, cervello, cervello... ? No, aspetti non ricordo nessuno con questo nome probabilmente ha sbagliato interno
SBAM
DLIN DLON
Mamma di Almost: Sììììì?
C: Guardi signora, sono il signor Cervello. Sto cercando sua figlia Almost, saranno quasi 30anni...
M.d.A.: O mio Dio?! Signor Cervello... Ma lei non può arrivare e reclamare il cranio di mia figlia così dopo 30 anni. Ha idea del trauma che potrebbe crearle???
C: Ma io veramente pensavo...
M.d.A.: Lei pensa troppo caro signor Cervello. Mia figlia sta bene così com'è.
SBAM
A: (urlando dalla stanza in fondo al corridoio) Chi era mamma?
M.d.A.: Oh niente cara, non era per te... niente che potesse interessarti. Torna a giocare con il computer tesoro...
A: Mamma io non gioco col computer: c'ho il blog...!
- fine simpatico siparietto -
(wow! Ho appena inventato il blog-show)
Insomma. Si parlava del fatto che la creatività - strettamente connessa con l'intelligenza a quanto sembra - risieda nella capacità di dare nuova vita, nuovi utilizzi a oggetti, pensieri, soluzioni note.
mercoledì 3 gennaio 2007
La Befana vien di notte. E s'ingrassa come una botte.
Su Babbo Natale mi sono già abbondantemente espressa.
Non c’ho mai creduto, ma mi divertivo a vedere mio padre secco come un chiodo apparire sulla porta facendo “Oh, oh, oh!”
Il secondo rito delle festività Natalizie era invece quello della Befana, vecchina molto in voga nella mia città anni addietro, tornata sulla cresta dell’onda da quando ha trovato grandi sponsor quali la Ferrero.
Non ricordo se ci avessero raccontato dell’esistenza della vecchina come di verità di fede. Probabilmente ci fu un tacito accordo: mamma e papà vi raccontano un’allegra baggianata e voi marmocchi fate finta di crederci. Così ci facciamo due risate (già, visto che a casa nostra ci si annoia...).
Io e mio fratello lasciavamo sulla macchina del gas (niente camino: cappa aspirante elettrica… maledetto progresso spoetizzante!) caffé e biscotti e al mattino trovavamo la calza piena di dolci.
E mamma non dormiva perché i biscotti alle due del mattino non vanno né su e né giù.
In qualche modo sti biscotti andavano fatti sparire.
Buttarli, si sa, è peccato.
Negli anni il menù della befana è andato arricchendosi. Sempre più biscotti e pane e Nutella.
Ho sempre sospettato che mamma fosse diventata un’azionista della Ferrero ad un certo punto della sua vita: consuma più Nutella lei di una classe di terza elementare intera (ma su questo mi sembra di avervi già erudito qualche post fa).
martedì 2 gennaio 2007
Il momento serio dell'Almost
Sì, lo so.
Grossa delusione.
Da me un momento serio non ve lo sareste mai aspettato.
Eppure... Spero mi perdonerete.
Mi è venuto in mente stamattina un blog che qualche mese fa fece scalpore.
http://trentennedisperata.splinder.com
Pensavo che tale blog fosse morto e sepolto.
Invece lo trovate vivo e vegeto al suo domicilio nella blogosfera.
Trattasi del diario di una trentenne precaria e disperata che aveva offerto i suoi favori sessuali in cambio di un posto di lavoro fisso.
Ultimamente la precaria, aveva proposto (addì 13 dicembre) di fare un lunghissimo post di protesta tutti insieme.
Inutile dire che nel post contenente la parola sesso i commenti furono più di 3000. Si scomodò anche la stampa nazionale. Nel secondo post citato c'ho trovato 29 commenti. Il 30esimo è il mio. Divertente no? Almost30.... 30esimo... Davvero spiritoso, sì...
Sarà una bufala. Non lo sarà. A me non interessa. Quello che mi interessa è il principio.
In fondo sarà una questione sentimentale visto che sono una precaria anche io.
Anzi: partita iva, prego!
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