lunedì 9 luglio 2007

Alla pagina 7/7/7 di televideo


L'ho fatto. Ho compiuto 29 anni. Ora sono un almost a pieno titolo.
Un compleanno speciale, non c'è che dire: 07/07/07

Anche se, pensando a questa singolare combinazione di cifre, la prima cosa che m'è venuta in mente è stata la pagina 777 del televideo.

Non avendo organizzato nulla per i festeggiamenti - millantando un festone con enodotto per il prossimo anno, i mitici spaventosi 30 - ho immaginato, appunto, che questo sarebbe stato un compleanno con i sottotitoli. Nella quiete apparente della calda estate romana ho ricevuto sms di auguri da amici vicini e lontani. Sms, sottotitoli appunto.

Ma a me il 7-7-7 non spettava in realtà.
Dovevo nascere a metà giugno a dire il vero.
Mi hanno buttata fuori a forza con la flebo per il parto pilotato.
O almeno questa è la versione ufficiale.


La versione ufficiosa - secondo me quella vera - è la seguente:
La sera del 6 luglio 1978 mia madre si reca per l'ultima visita ginecologica della gravidanza.
Vista la mia totale reticenza ad uscire allo scoperto (nonostante il ginecologo abbia provato ad intimarmi col megafono: "Arrenditi, sei circondata") il medico disse a mia madre che la mattina seguente, di buon ora, si sarebbe dovuta recare in clinica per un parto pilotato.
Dicesi parto pilotato, flebona gigante che crea contrazioni continue senza pausa l'una dall'altra. Dev'essere stata quella la prima volta in cui la mia mamma ha pensato "Figlia mia quanto ti voglio bene".

Così alle 7 del mattino del 7 luglio 1978 la formazione che scende in campo, anzi in macchina, è la seguente:
il mi' babbo,
la mi' nonna materna,
una giovanissima - 22enne - zia tacchina, sorella della puerpera (la povera disgraziata ha un nome anche carino, ma da quando sono nata io è diventata zia tacchina. Non chiedetemi il perchè: non lo sa neanche mia madre ed è lei che l'ha ribattezzata così)
la mamma
io, chez panzà

Alle 7.30 mio padre accosta la macchina di fronte a una nota pasticceria siciliana e porge alla truppa una domanda retorica - così pensava lui - "Che per caso qualcuno vuol fare colazione?".
Mia nonna - per la prima volta in vita sua - rifiuta del cibo: "No grazie, sono troppo agitata".
Tacchina si associa: "No Pa', grazie. Ho lo stomaco chiuso per l'emozione".
Mio padre va per riavviare il motore. Povero illuso.
Una vocina soave lo ferma "Ma io colazione la farei volentieri!".
Ovviamente era mia madre.
Si fosse limitata a cappuccino e cornetto l'avrei capito.
Mia mamma, incinta di quasi dieci mesi, quella mattina mangiò il pietrisco della gastronomia sicula: l'iris!
Dicesi iris una specie di bomba - grande il doppio del normale - fritta e ripiena di ricotta e pezzi di cioccolato.
L'unica volta che l'ho mangiata non ero incinta, eppure ho rischiato il coma alimentare.

Perciò la teoria sulla mia nascita è la seguente: non fu la flebo a provocare il parto.
In realtà l'Iris mi sfrattò da casa mia e mi costrinse ad uscire.

Morale della favola: pur avendo mangiato di tutto e di più per tutta la gravidanza, mia madre era ingrassata di soli 9 kg. Tutti si aspettavano un bimbo-ragnetto, non c'era modo di prevedere il peso all'epoca (come sono antica).
Ti arrivo io 3 kg e 600 grammi.
I completini che mi avevano comprato erano per un bimbo di 2 e 8.
Perfettamente allineata con la moda degli anni '70, a 2 ore di vita giravo già con una magliettina minuscola che lasciava scoparto l'ombellico.
E neanche lo avevo ancora un vero ombellico.
Sono sempre stata troppo avanti.

Comunque sia, il complaanno in sordina si è rivelato bello e spontaneo.
Pochi ma buoni, ci siamo ritrovati per caso nel ristorante di una mia amica (amica detta "il Trudino" già citato in questo blog, personaggio che merita un post a parte - non fosse altro che mi sopporta dall'asilo. Prima o poi...).

Non avendo una torta intera a disposizione Trudi ha decorato una zucca con la panna e gli zuccherini colorati e c'ha piantato sopra una candelina. Il tutto a sorpresa mentre il pianista cantava "Oh Happy day". Con luci rigorosamente spente al momento giusto.
Ho espresso un desiderio spegnendo una candelina piantata sulla zucca di cenerentola.

Prevedo grandi cose per questo 29esimo anno....

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