venerdì 22 febbraio 2008

Scusate il francese


Sapete, vero, che la volgarità non è il mio abituale registro.
E quindi spero mi perdonerete...

Non mi dilungherò nello spiegare il perché.
Tanto chi viaggia lo sa...

Mi basterà dire che il treno che prendo spesso il lunedì mattina arriva con un'ora di ritardo, che il loro sito ha la web usability di una stufa a carbone e che l'ultima volta che sono salita sul treno c'era puzza di bruciato ed eravamo avvolti da una nuovola di fumo:

Almost: Mi scusi, ma cosa sta succedendo?
Capotreno: Niente signora, sono i freni stia tranquilla

lunedì 18 febbraio 2008

Poetica della bancarotta


...solo per la cronaca.

Immediatamente dopo aver scritto l'ultimo post, cerco di verificare i miseri resti del mio conto in banca. Altro che miseri. Il conto in banca era morto.

L'assegno che una settimana fa avevo versato

è stato, insospettabilmente, stornato.

Va da sè che l'ufficio ancora non m'ha pagato.

E il rimborso che aspettavo non m'è arrivato.

E una lamentela in rima io v'ho creato...

Attualmente il mio conto in rosso è andato.

'Sta settimana mangerò pane e patato (licenza poetica).

...

A volte è davvero imbarazzante essere me...

giovedì 14 febbraio 2008

Per fare i soldi, ce vonno i soldi...


Ovvero: se sei precario e vuoi un prestito iscriviti all'Actor Studio e poi inscena un pianto al limite della crisi isterica

"Per fare il tavolo ci vuole il legno.
Per fare il legno ci vuiole l'albero."

Così ci cantavano da bambini. Forse per prepararci al fatto che un giorno avremmo scoperto che "Per fare i soldi, ci vogliono i soldi".

Come ormai tutti sapete, l'Almost si è trasferita nella pianura Padana, alla ricerca di nuove avventure, ma soprattutto di reltà lavorative più soddisfacenti.
Per realizzare questa sua nuova bizzarra idea, l'almost ha chiesto un prestito.
Uno... Diciamo mille!

lunedì 11 febbraio 2008

Edibile, edibilis, edile


Tante volte la disattenzione fa più vittime della violenza.

Vuoi la noia, vuoi la fame, vuoi l'attesa dell'ebollizione dell'acqua mi sono ritrovata a leggere per intero l'etichetta della confezione di un formaggio puzzone da me molto amato, pur nella sua versione super-industriale.

L'etichetta riportava la seguente dicitura "Crosta non edibile".
Ora immagino la Casalinga di Voghera grattarsi il grembiule nel dubbio... "Edile? Be' grazie. Se è di formaggio, non sarà mica di calcestruzzo..."

Povera Casalinga di Voghera,
uccisa lentamente dai veleni
della crosta di un erborinato
di qualità un po' scadente,
ingerita malinconicamente
mentre con l'altra mano stiravi i calzoni...