domenica 7 gennaio 2007
Karate Kid, la creatività e il gabinetto...
Nei giorni scorsi si parlava con alcuni miei amici di cosa fossero intelligenza, creatività, capacità di problem solving, ingegno ed un'altra serie di belle qualità che io non ho avuto modo di conoscere molto da vicino. Chissà perché...
- Simpatico siparietto -
DLIN DLON!
A: Sìììì??
C: Buonasera sono il signor Cervello, cercavo la signorina Almost...
A: Cervello, cervello, cervello... ? No, aspetti non ricordo nessuno con questo nome probabilmente ha sbagliato interno
SBAM
DLIN DLON
Mamma di Almost: Sììììì?
C: Guardi signora, sono il signor Cervello. Sto cercando sua figlia Almost, saranno quasi 30anni...
M.d.A.: O mio Dio?! Signor Cervello... Ma lei non può arrivare e reclamare il cranio di mia figlia così dopo 30 anni. Ha idea del trauma che potrebbe crearle???
C: Ma io veramente pensavo...
M.d.A.: Lei pensa troppo caro signor Cervello. Mia figlia sta bene così com'è.
SBAM
A: (urlando dalla stanza in fondo al corridoio) Chi era mamma?
M.d.A.: Oh niente cara, non era per te... niente che potesse interessarti. Torna a giocare con il computer tesoro...
A: Mamma io non gioco col computer: c'ho il blog...!
- fine simpatico siparietto -
(wow! Ho appena inventato il blog-show)
Insomma. Si parlava del fatto che la creatività - strettamente connessa con l'intelligenza a quanto sembra - risieda nella capacità di dare nuova vita, nuovi utilizzi a oggetti, pensieri, soluzioni note.
La scoperta dell'acqua calda, direte voi.
Non tanto. Ho avuto un'illuminazione.
Ho finalmente compreso che il mio ex ragazzo è un maledetto genio (infatti è ex... che ci fa un genio con Almost?). Non perchè si sia laureato in tempi schifosamente brevi in ingegneria col massimo dei voti e con una tesi su un avveniristico acceleratore di protoni o Dio-solo-sa-cosa, ma per la seguente, prodigiosa intuizione.
Un anno e mezzo fa andammo al matrimonio di un mio caro amico.
Location deliziosa per la cena, se non fosse stato per il fatto che il giorno prima un nubifragio si era abbattuto sulla zona e aveva reso fango tutta la zona del parcheggio.
Risultato: metà delle macchine degli invitati impantanate, metà degli invitati con i piedi in ammollo nel fango. (i più fortunati si sono beccati degli schizzi di melma sparati dalle ruote che annaspavano cercando di trascinare fuori i veicoli dal pantano...)
Io e la mia dolce metà e un'altra coppia di amici eravamo in bagno a pulirci le scarpe come potevamo: kleenex, tovaglioli, salviette rinfrescanti...
O meglio: io, la mia amica e il suo ragazzo. Avevo completamente perso di vista il mio piccolo genio.
Ad un certo punto la mia amica fa: "Ma l'omo tuo dov'è finito?".
Non faccio in tempo a voltarmi che sento lo scroscio dello sciacquone del cesso.
Mi si gela il sangue.
Capisco immediatamente (conoscendolo bene, fin troppo...) come l'ingegnere creativo possa aver risolto l'inguacchio fangoso.
Ci giriamo tutti e tre e lo troviamo in posa Daniel-San Karate Kid con un piede a terra, una mano sulla parete per tenersi in equilibrio, l'altra sull'interruttore dello sciacquone e il piede con la scarpa fangosa dentro la tazza...
SQUASH! e ancora SQUASH!
Praticamente stava facendo il bidet alle scarpe.
A sua discolpa c'è da dire che quella sera fu l'unico a poter sfoggiare un paio di scarpe davvero lucide.
Ho rischiato di sposare un genio e non lo sapevo.
Il ragazzo della mia amica credo che si stia ancora rotolando sulle piastrelle di suddetto cesso dalle risate...
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