domenica 29 aprile 2007

Che ho fatto io per meritare questo?


Tutte le strade portano ad almost.
No, credetemi...  Non è presunzione.
E' una dimenticanza.
La frase esatta è: tutte le strade PIU' ASSURDE portano ad almost.

E' uso fra i bloggers, prima o poi, fare un resoconto sulle chiavi di ricerca che conducono gli internauti al proprio blog.
Potevo io astenermi dal fare codesta pubblica ammissione?
Ora... Se qualcuno sa il perchè, per favore me lo spieghi.

Ieri ero in giro per un folle giro di shopping (dopo il quale starò a pane e acqua per i prossimi 3 mesi, credo).

Nel primo negozio, la musica di sottofondo è inequivocabile:
"E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire "

mercoledì 25 aprile 2007

Tutte le strade portano ad Almost


Sono andata a farmi un giretto sul mio report personale di Shinhy stats (gratuito, certo che sì) di aprile.
E ho colto i fiori più curiosi del mio giardino.
Delle vere e proprie perle di saggezza.

Prendete i pop corn - le carote per chi è a dieta come me (hai tutta la mia solidarietà) - che si va a cominciare!

a- Virtuali presenze
chiave di ricerca: "ci si annoia nell'aldila"
qui i casi sono due.
1- La frase è interrogativa. E allora mio caro, ti si può dire che nessuno è tornato a raccontarlo. Si mormora, ma son voci di corridoio, che all'inferno ci si diverta parecchio. Un po' come il sabato sera ad agosto in quel di ostia.
2- La frase è un'affermazione. Ciò vuol dire che il mio blog è stato raggiunto da un fantasma. Che è tornato indietro per darci due notizie, le classiche "una buona e una cattiva".

domenica 22 aprile 2007

Convergenza


Io sono per la convergenza, sì.
Convergenza fra analogico e digitale.

Io ho la mia torretta tecnologica in camera.
Un alto mobile da pc, con i fili rampicanti di pc, stampante e scanner.
A braccetto con un vecchio telefono, poggiato accanto alla tastiera, su cui ancora veleggia una scritta "Sip", con appresso la sua "scia" rossa... (ricordate il logo?)

Io sono per la convergenza.
Ed è per questo che 5 minuti fa, alzando la cornetta del vecchio telefono analogico per chiamare un amico, ho composto il suo numero sulla tastiera numerica del PC.
Insistevo anche...
Il bello è che mi stavo pure incazzando perchè: "Oh, ma 'sto telefono non dà segnale, porca vacca!"

Secondo voi, è grave?

martedì 17 aprile 2007

Last-pre-first-molt-prim minute


Spiegatemi una cosa.

Forse il mio amico cannocchiale che dà risposte inutili a domande inutili (peraltro molto interessanti, ma mai quanto la sua splendida rubrica che vi consiglio "Utonti online") potrà aiutarmi...

Perchè l'affarone turistico del secolo si chiama LAST MINUTE,  quando prima prenoti e meno paghi?
Lo dovrebbero chiamare first minute... ingannevoli neologismi anglofoni del cacchio!

venerdì 13 aprile 2007

Da consumarsi preferibilmente entro il...


"Quando scadi?"
Il quesito esistenziale del precario è "Quando scadi?".
Da dove veniamo?
Dove andiamo?
Chi ha creato l'universo?....
Passano abbondantemente in secondo piano di fronte a "Tu, quando scadi?", o a "Ma ti rinnovano?", domande che confluiscono inevitabilmte in "Che me magno il mese prossimo?".

Almost, quando scadi? Scado mercoledì 18 aprile.
Almost, ti rinnovano? Parrebbe proprio di sì, di qui a un mese dovrei essere di nuovo operativa.

Ecco il perché di questa settimana di latitanza dal mio blog.
Mi sto preparando a lasciare la mia scrivania ed i miei ingrati compiti ad una collega che vincerà la lotteria "Surplus di lavoro da scadenza del collega".
L'unica lotteria in cui, prima o poi, vincono tutti.

sabato 7 aprile 2007

Buona Pasqua e... figlie femmine!


Nell'augurare a tutti i bloggers che si troveranno a passare di qua una buona Pasqua, voglio rendervi partecipi dei tre pensierini di oggi.
Di una profondità disarmante, oserei dire...

Primo almost-pensierino:

Stamane ho fatto acquisti. Una cosa che ultimamente non mi riesce granché bene.
Vuoi per il precariato, vuoi per l'euro, vuoi perchè mi sembra che in giro ci sia molta scelta e poca varietà, continuo ad aggirarmi per centri commerciali e bancarelle senza buste in mano.
Io sono per i colpi di fulmine. Anche con i vestiti.
A volte mi trovo lì con una bella maglietta in mano, la guardo e penso "Mm, bene. E se la compro? avrò aggiunto qualcosa alla mia vita?". E la rimetto a posto.
Un abito deve colpirmi. E come fa un abito a colpirmi? Deve regalarmi un nuovo personaggio.
E così stamattina ho comperato questo vestitino simpatico, a cui ho messo nome "Olivia", come la fidanzata di braccio di ferro.
Anche se io sono ben lontana dall'essere scheletrica come lei. Come sapete la bilancia conferma ogni giorno che, come l'universo in cui viviamo, il mio culo è in continua espansione.
Quindi sarò la versione bionda e (molto)pin-up di Olivia. La cosa mi piace.
In primis perchè l'ho pagato 29.90 euri.
In secondo luogo perchè la prova dell'abito si è svolta sotto gli occhi di una simpatica signora sulla sessantina:

Signora: Ma che carino questo vestito
Almost: Già. Però forse un po' scoperto...
Signora: Be' ma per voi ragazzine... E' la moda di quest'anno!
Almost: Ragazzine... all'età mia mi sento un po' deficente vestita così!
Signora: Come all'età sua... ma quanti anni ha?
Almost: 29
Signora: Noooooooooo (le "o" erano davvero così tante. Rombava come una ducati.). Ma non li dimostra per niente.
Almost: Dice? (lustrandosi le unghie sulla spalla del vestito, dissimulando totale disinteresse) Ma no. Sarà che sono struccata... (falsa come una banconota da 3 euro)

Comunque tornata a casa Olivia è entrata nel mio armadio. E ha trovato 6 ante di vecchi amici.
Io non butto mai niente. Prossimamente almost si lancerà nel commercio degli abiti usati.
Tanto poi metto sempre le stesse cose perchè sono assolutamente incapace di abbinare più di due colori per volta.

Il secondo almost pensierino è il seguente - da cui il titolo del post:

Mai chiamare una figlia femmina, Amalia!
E' un nome breve, semplice e musicale. D'accordo.
Ma Arashi mi ha fatto notare che è l'anagramma di MAIALA.

Il terzo almost pensierino è:

Stamattina sono andata da Arashi. Vi ricordate questo post su un ipotetico cortometraggio "sportello strage"?
Le cose sono due: o smetto di frequentare quel diavolo tentatore di Arashi, oppure ne risentirete parlare presto.

...come potrete vedere Almost, sotto le feste, snocciola pensieri profondi aggratis.
Sarà che mi sto preparando psicologicamente al pranzo pasquale.
Saremo i soliti 4 gatti e se le cose vanno come per il cenone di Natale (remember) risentirete presto parlare di me.

Abbuffatevi di colomba.
Sputate tutti i canditi.
Ciucciatevi tutti gli zuccherini caduti nella busta.
E adottate un povero abbacchietto...

giovedì 5 aprile 2007

La zanzara zan-zan-zan - ovvero - come cospargersi di aglio e vivere felici


"La Zanzara zan zan zan." Me la cantava sempre mia mamma quando ero piccola. Mi cantava un sacco di canzoncine.
Alcune le inventava sul momento, estemporanee, just for me. Ho una cantautrice tutta mia, non male.

Oggi sull’autobus ho visto, appunto, una zanzara. Accanto a me.
Come il termometro supera i 12° eccola che appare lei, “La Maledetta”.
A casa mia, la vorace vampira, la chiamiamo così.
Quando vedo una zanzara mi vengono in mente, immediati, in successione, 3 pensieri: "la zanzara zan zan zan", i ponfi delle punture e i rimedi naturali di mio zio.

D’estate le zanzare mangiavano vivi me e mio fratello.
Mio padre e mia madre si lanciavano alla ricerca di tutti i possibili repellenti anti-"maledetta": autan, zampironi, ceri alla citronella, flaconi erboristici vari.
Uno volta mio padre si superò presentandosi a casa con un aggeggio grande come un accendino che, a suo dire, doveva emettere un suono impercettibile per gli umani e fastidiosissimo per le zanzare. Macché.

martedì 3 aprile 2007

Gioco al massacro


Ognuno ha il suo "gioco al massacro". A ciascuno il suo.
Il mio si chiama: "Un anno fa a quest'ora".

Lo faccio spesso, da quando ero ragazzina.
Ma siccome sono tendenzialmente una che ha fiducia nel futuro, o che più che altro è affascinata dall'idea che "la vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita", lo abbino spesso anche al gioco "Fra un anno a quest'ora conoscerò i risvolti della situazione attuale" (una variante assai più dettagliata di "dove sarò fra un anno a quest'ora").