sabato 5 maggio 2007

LA voce del padrone


Dopo aver pubblicato il video di "stRagisti" dove io, di spalle, interpreto (magistralmente, diciamolo) il ruolo della casalinga frustrata (o casalingua frustata, se preferite), un amico mi ha trovato un nuovo nomignolo...

Adesso, causa voce non proprio cinguettante, mi chiamano "Serse".

Il giorno dopo Arashi, chiamando a casa mia, ha scambiato mia madre per mio fratello.
"Bella Ste' "
"Veramente, Gio, sarei la madre..."
Arashi è ancora rosso per la ricca figura di merda. Per altro mancata, visto che mia madre s'è fatta una gran risata.


Insomma: io parlo come un condottiero persiano di un metro e 90 e mia madre ha una voce che è un incrocio fra quella Sandro Ciotti e Amanda Lear (scherzo mami - lo sai che a m piace la battuta...).

C'è anche da dire però che quando mio fratello cantava a scuola i cori natalizi che organizzavano le suore, sovrastava un coro di 50 bambini col suo vocione.
Immaginatevi un bimbo paffutino di 5 anni col caschetto biondo (siamo nel 1987) che canta "Tuuu scendi dalle stelle...." con tono baritonale, che in confronto i Tre Tenori sembravano Alvin, Simon e Theodore - i Chipmunks del cartone animato "Alvin Superstar", molto in voga in quegli anni. Per chi non li ricordasse erano 3 bambini-castori che cantavano rock in falsetto come i cugini di campagna.
Giuro che di 50 si sentiva solo lui.

Forse si salva giusto papà. Che però recupera sugli starnuti. Mai sentiti di così disumani. Forse è una lotta solo fra lui e mio zio per la conquista del pianeta. Abbiamo rischiato di essere espulsi dal condominio... Da lì ho sviluppato una mia teoria sulla proporzione fra starnuto e grandezza del naso. Mio padre ha un naso che, se orientato bene, prende anche la BBC.

Ma potrei sempre sfruttare la cosa a mio vantaggio. Se faccio una figlia potrei mettere su un trio femminile di disco music, figlia - mamma - nonna e cantare qualcosa tipo "Rendez vouz"...

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