Ora.
Sono anni che uso il pc e veleggio nei mari dell'informatica con alterna fortune.
Ma una cosa così, vi giuro, non mi era mai capitata!
Avete letto bene: "Non si è verificato alcun errore".
La mia risposta, ovvio, alle 19 in ufficio è stata: "E allora che cazzarola vuoi?"
Dicono che i computer non potranno mai pensare.
Dicono che le macchine non saranno mai in grado di emulare tutte le sfumature dell'umano sentire...
Vari istituti spendono miliardi nello studio e nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Ed è proprio a questi ultimi che rivolgo il mio appello: io sono una povera precaria.
Per 50.000 euro vi do il mio computer, che non solo pensa ma piglia anche per il culo...
venerdì 30 marzo 2007
mercoledì 28 marzo 2007
Intelligenza artificiale
Questa sera ero in cucina.
Avevo appena finito di preparare la mia vellutata di verdure preferita: porri e patate.
Almost 30 sulla bilancia è Almost60 e quindi sta tentando di perdere qualche Kg (non che siano tanti, ma prevenire è meglio che curare. e poi con le ossettine piccole che ho io è tutta ciccia. Ragazze MANGIATE! - fine pubblicità progresso).
Per questo in cucina attualmente la verdura regna sovrana. E quando non ho tempo, mi cucino le zuppe surgelate. Le nuove That's amore findus.
martedì 27 marzo 2007
Io, tu e le ruote
Con i mezzi pubblici io, ho un rapporto di amore e odio.
Amore perché sul bus posso leggere indisturbata, se trovo posto a sedere. E posso darmi alle mie attività di spiona già decantate in un precedente post. E mi faccio quattro chiacchiere con le vecchiette che spesso sono proprio simpatiche.
Di odio perché il bus non passa, se passa ti sfreccia davanti chè non hai fatto in tempo ad arrivare alla fermata, se passa dopo tanto è pieno zeppo. E lì ti rendi conto che il meraviglioso mondo del deodorante è, per i più, un continente ancora inesplorato. E perché faccio quattro chiacchiere con le vecchiette. Che a volte sono rompicoglioni. Ma fa niente. Conosco giovani peggiori.
La dicotomia amore / odio è la madre della tensione che regola da sempre le più grandi storie d’amore. Si sa.
domenica 25 marzo 2007
Titoli e liste di nozze
Quando non mi viene il titolo per un post è un disastro.
Vuol dire che non ho trovato il filo trainante della storia.
Il che per una disordinata come me, fisica e mentale, è pressoché la norma.
E quindi, ora che non trovo il titolo, non potrò raccontarvi chiaramente una cosa che mi ha fatto rotolare in terra dal ridere assieme al mio vecchio amico Arashi, giovedì sera. Vi accontenterete delle briciole?
Due suoi amici si sposano. Già ciò, di questi tempi, è stupefacente.
E può forse far sorridere alcuni.
Ma c'è di bello che, di questi tempi, se ti sposi, la lista di nozze la fai sul web.
I ragazzi in questione hanno optato per ricco viaggio di nozze nelle isole vattelappesca.
"Ognuno di noi metterà una quota" afferma Arshi ignaro del ricco e involontario spettacolo di cabaret in html che ci aspetta online.
Apriamo il sito indicato dai fidanzatini et voilà!
Il viaggio è frazionato in mille pezzettini che, presi da soli, fanno un po' ridere.
venerdì 23 marzo 2007
Freud mi fa un baffo
Ok. Faccio outing: sono una guardona.
Io guardo. Non fisso, intendiamoci. Ma guardo.
Protetta dai miei occhialoni scuri graduati, da miope, spio bonariamente la gente.
Luoghi prediletti per questa mia perversa attività: autobus, supermercati e mercati rionali, sale d'attesa di vario genere, toilettes (in senso buono!) dei locali, stradine e vicoli...
Spio nello stesso modo in cui ascolto.
Soprattutto, la parte più interessante - ma questo sarà scontato – sta nelle parole che non sono indirizzate direttamente a noi.
Intendiamoci: non sono né impicciona né pettegola. Giuro: mai stata.
Credo, però, che spesso due parole che sfuggono a qualcuno, un borbottio, una semplice risposta al telefono, percepite anche per sbaglio, ci possano dire molto di una persona.
martedì 20 marzo 2007
Caro amico ti scrivo
Ha passato i sessant'anni. Ha cominciato a lavorare che erano ancora gli anni '60. Di buona famiglia e, quindi, anche laureato in una buona univerisità.
Un buon impiego in una grande azienda, trovato subito grazie al boom economico. E anche grazie a qualche amico.
Una bella carriera. Senza in fondo faticare troppo. Senza farsi mancare nulla. Ferie, malattie, permessi retribuiti e abbondanti. Benefits di vario genere e natura.
Una moglie. tre figli. Degli affetti opachi, ma che sotto il sole, sotto gli occhi della gente, acquistano colori vividi.
I capelli bianco nylon, con una compostissima riga di lato. Il tempo li ha risparmiati quasi tutti..
La messa la domenica, non sempre. Il club con gli altri dirigenti in pensione, quasi tutti i pomeriggi. E talvolta, il ricordo di una segretaria allegra.
Qualche tradimento. Qualche scheletro nell'armadio. La sensazione di avercela fatta, forse - dubbio sporadico - in barba a qualcun altro... Già.
E' così che immagino il tizio a cui sto pagando la pensione...
lunedì 19 marzo 2007
L'incredibile Almost
Le figure di merda, a quanto sembra, non sono destinate a diminuire ma ad aumentare in maniera esponenziale. Strabordano.
Oggi, dopo una riunione in ufficio, io e i miei colleghi torniamo alle nostre scrivanie.
Ovvio che con la pigrizia galoppante che ci attanaglia di lunedì, le scale non sono assolutamente contemplate. Quindi: ascensore.
La mossa furba però è stata quella di salirci in 6, laddove le indicazioni davano come massimo 4 persone. Non solo. L'ultimo collega, invitato caldamente a salire ("Dai vieni, tanto c'è posto!") ,ha furbescamente cominciato a spingere - non so in preda a quale raptus - tutti i bottoni che c'erano nell'ascensone. I pulsanti si accendono. Tutti. E lasciano presagire il peggio.
domenica 18 marzo 2007
Chi chupa il chupa chapa, chi non chapa si chupi il chupa
Cos’è che attira un branco di "almost" ad una festa, alla stessa virale maniera in cui i chicchi di grano sul selciato di Piazza San Marco attirano i piccioni?
Ma certo! Dei lecca lecca. Immagino che tutti ci avrete pensato, no?
Eppure, ve lo giuro, ho le prove.
Ieri sera sono stata ad una spassosissima festa anni ‘80.
Come promesso sugli inviti, ci sono stati regalati big babol a manciate e leccalecca di ogni gusto: ciliegia, limone, coca cola, caramel, panna e fragola (il mio preferito di sempre), fragola e, pensate un po’, anguria!
Perfino i lecca lecca a fischietto, quelli da cui non usciva mai un suono ma riuscivano a farti sbavare tutto dal collo in giù.
Ad un certo punto, ecco che arrivano dei ragazzi con un cappelone da cow boy a distribuire i chups alla folla in delirio. Al primo giro ognuno si accontenta del gusto toccatogli in sorte.
Certo, la sfortuna è avere avuto quello al limone. Ma in fondo, si può ritentare un secondo giro… o no?
giovedì 15 marzo 2007
Così parlò il commercialista
Bene.
Nuntio vobis magno gaudio.
Oggi, anzi ieri - giovedì insomma - è stata un'altra giornata campale.
Ho cominciato una mezza dieta (tanto per sfatare il mito della dieta "da lunedì")
E sono finalmente andata dal commercialista.
Dove ho scoperto, con grande sorpresa - credetemi -, di non essere un evasore fiscale.
Peccato, la cosa si faceva eccitante.
Già mi vedevo nei panni del più famoso evasore fiscale della storia: Al Capone.
Mi vedevo urlare con un irsuto neo sulla guancia "Sei solo chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo".
Macché.
Il mio unico urlo (soffocato) è stato un "azzo" di fronte al commercialista, che più che un commercialista sembrava un paffuto puttino con le guance tonde e gli occhietti azzurri. Puttino un piffero! vuole 600 euri l'anno, il puttino.
mercoledì 14 marzo 2007
Studentessa universitaria, triste e solitaria
Oggi la vostra Almost si è recata a lezione all'università. Una materia difficile ma interessante. Se non altro il professore è davvero bravo. Anzi: appassionato, è dire poco.
Mi mancano sei esami.
Sono almost dottoressa.
Per la serie meglio tardi che mai. Da anni (fuori corso) però sfoggio la sfolgorante scusa "eh ma sai: lavoro a tempo pieno..".
Ho ancora un anno di autonomia dopodiché la scusa sarà da buttare. Anche perché la facoltà che faccio non è esattamente ingegneria aerospaziale...
Entro nell'aula con la mia mise "da ufficio". In realtà il mio abbigliamento raramente può definirsi da ufficio... Ma oggi ero impeccabile: maglioncino serio con giacchetta, pantalone nero con la riga e decoltè viola a punta (dolore e sofferenza).
Mi siedo accanto ad un ragazzo. Un bel ragazzo a dire il vero. Ricciolino, moro. Genere Scamarcio (per gli amici, per chi lo "adora" come me: "Scacarcio" - e anche stavolta, mi è scivolata la corona).
Si vede subito che è più giovane di me. 3, 4 anni?
Chissà. Ma sono presa dalla lezione. E dalla stanchezza della giornata: mattina a scuola con i bimbi delle elementari, pomeriggio ufficio, sera lezione.
venerdì 9 marzo 2007
Cover
Ieri mi sono ritrovata nuovamente, per la seconda volta in questo mese, ad un funerale di famiglia.
La mia prozia. Se n'è andata, anche lei.
Un'intera generazione che sta sparendo...
Un'intera generazione di cui è rimasta praticamente solo mia nonna (forza nonna!) di 90 anni, che adesso gira per casa saltellando, accendendo incensi e facendo strani riti propiziatori (fosse stato un nonno, le sarebbe bastato grattarsi. Siccome è nonna le manca lo strumento... Per noi donne è sempre tutto più complicato. Anche la macumba)
Con molti "pezzi" della mia famiglia, ci si ritrova purtroppo sempre in queste occasioni tristi.
giovedì 8 marzo 2007
Il fine giustifica i mezzi
L'esperimento ha dato il suo primo frutto.
Qualcuno è arrivato al mio blog con la seguente chiave di ricerca:
"sesso con amico di mio figlio"
Ne potremmo parlare. Ma anche no.
Credo che scriverò molto presto, però, un post sulle chiavi di ricerca attraverso le quali viene raggiunto il mio blog. Sono poche, ma sono molto gustose. Non ci credete? Ve lo dimostro... Che ne di te di:
"fantozzi funerale cobram"
o di:
"lo stile dei vestiti di mary poppins", eh?
lunedì 5 marzo 2007
Tracce di Almost
Tanto per raccontarvi un po' di fatti miei.
Questa mattina Almost, dopo aver dormito 11 ore come non le capitava dalla seconda elementare, si reca di buona lena e con ottime intenzioni a lavorare puntuale.
Vuoi che è lunedì e, "diamine! bisogna partire col piede giusto"...
Vuoi che è l'inizio di una nuova settimana lavorativa e "allora mettiamocela tutta"...
Vuoi che la mia collega è in pausa contrattuale e per 40 giorni dovrò lavorare per due e allora "mettiamoci un po' di brio per non suicidarci"...
Stamattina mi ero ben abbigliata e accuratamente truccata come a voler esternare tutta la mia buona volonta. Difficilmente mi curo così per andare a lavoro.
giovedì 1 marzo 2007
Il gusto della vita
Sono da sempre interessata al cibo.
In tutte le sue forme e fasi.
Di recente ho scoperto perfino un'insana passione: zappettare la terra e coltivare erbe aromatiche. (questo quando ero una convivente con terrazzo. Ora che sono di nuovo una sedicenne di trent'anni a casa di mammà con stanzetta e posters non posso - ma corromperò la mami, oh se la corromperò...).
Mi piace la consistenza del cibo.
Mi piace impastare, tagliare, amalgamare e tritare.
Mi piace perfino il suono di queste parole: sanno di creazione e sconvolgimento.
Mi piace, ovviamente, sperimentare odori, sapori e fusioni nuove.
Ultimamente sto diventando assidua cliente di tutti gli shop etnici che riesco a trovare (ove compro in quantità - ed economia - fagioli red kidney, spezie varie, frutta improbabile, dolci filippini e quintali di platano da friggere al posto delle patatine).
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