giovedì 14 dicembre 2006

I segni della vecchiaia incombente - Part 3


I NONNI

Parlo per esperienza personale.
Quando in una famiglia italiana, fino agli anni '70 almeno, nasceva una femminuccia si cominciava a sentire un rumore caratteristico, lieve, ritmico, ipnotico… Tic, tic… Tic, tic... Era la nonna che sferruzzava per realizzare lo splendido corredo fatto a mano che un giorno la sua nipotina, così come era stato per lei, avrebbe portato con sé nel suo nido d’amore, nel suo letto di sposa illibata.
I nonni ti insegnano le preghiere ed il rispetto per la fede.
I nonni ti insegnano a mangiare sano e a cucinare.
I nonni ti parlano dell’amore come di una cosa sacra.

Ma soprattutto la nonna, passati i tuoi 22-23 anni (quando è ormai troppo tardi quindi), ostentando una modernità che proprio non le si addice, si preoccupa di darti dei rudimenti di educazione sessuale: “Ma certo, io capisco le effusioni, le tenerezze. Eh, eh! Sono stata giovane anche io, ci mancherebbe! Però c’è bacio e bacio! Se agli uomini gli dai tutto, che resta? Eh, non ti si sposano più. E poi che schifo!” – qui la modernità decade pericolosamente – “E comunque non ci andare con gli uomini che c’è l’aiddese (trad: aids)!”

Qualunque malattia diventa un’ottima scusa per perseguire lo scopo: restare illibata per far sì che qualcuno ti porti via sul cavallo bianco, come nella favola che lei si è immaginata per te dal giorno in cui sei venuta al mondo.
A volte ti viene perfino il dubbio che abbia ragione.
E questo, invece, è probabilmente il segno che ti stai rincoglionendo.

Anche la vecchiaia e la pazienza però hanno un limite!
Giunti all’ennesima relazione finita (anche con convivenza magari, anatema!), i nonni si sono rassegnati.
Se le loro domande tipo prima erano...
“Quando ti sposi ni’?”,
“Ci farai diventare bisnonni?”,
“Questi confetti? Lo sai che nonna c’ha il corredo pronto?”
ora che si sono arresi sono passati al pratico
“Allora questa laurea?”,
“Il lavoro come va ni’?”.

E dato che di questi tempi, il lavoro non è che vada poi così bene, i nonni, previdenti, si venderanno il pregiato corredo intessuto a mano in 12 lunghi anni di lavoro.
Almeno saranno più tranquilli sapendo di lasciare qualcosa alla nipote che non si è sposata, è rimasta ignorante e fa pure un lavoro di schifo!

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