lunedì 23 ottobre 2006

Crudeltà mentale


A proposito.
Volevo rendere partecipe la popolazione tutta delle crudeltà mentali alle quali sono stata sottoposta post-convivenza dalla mia mamma.

A tre giorni esatti dall'istante in cui avevo imballato tutta la mia vita in scatole di cartone tristi e marroncine, mia madre ha avuto il coraggio di trascinarmi all'Ikea per scegliere la sua (ormai nostra) nuova cucina...

Praticamente come un diabetico alla sagra dello zucchero.

Vagavo come un fantasma lungo il percorso segnalato fra coppiette apparentemente felici in procinto di scegliere il mobilio del loro nido.
Ruolo ricoperto da me appena una manciata di mesi prima.
Solo che il mio brillante fidanzato si era espresso nella seguente eccezionale performance: preso dall'entusiasmo dello shopping aveva afferrato agilmente un cestino metallico per la carta straccia, facendolo volteggiare per l'aere manco fossimo in un film di Gene Kelly o Fred Astaire...


L'obiettivo finale della coreografia del cestino era, ovviamente, il carrello che l'allegra mogliettina (io) teneva fermo sorridente (e ignara - lo giuro - di quanto la sua dolce metà stesse per fare).
Il problema è che ha fatto una schiacciata con il cestino su un bel pacco di bicchieri di vetro da vino rosso... Con quanta non-chalache si è liberato dei miseri resti dei poveri bicchieri...
Un genio anche nel fare cazzate.

Però, quando ti dicono: "Un giorno riderai di tutto questo"... be'... forse hanno anche ragione.

Ps. Ho scoperto la formattazione, esaltante no?

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