martedì 31 ottobre 2006
Tutti in fila alla festa
Ah, buon Halloween.
A voi: a me personalmente non piace.
Vivendo in una grande città, non amo particolarmente tutte quelle feste che ti obbligano ad uscire e a fare ore di fila per comprare qualcosa,
ore di fila per raggiungere un locale,
ore di fila per cercare parcheggio,
ore di fila per entrare in un locale,
ore di file per bere qualcosa
e ore di fila per evaquare il qualcosa appena faticosamente ingurgitato.
Per cui detesto anche Pasquetta, Lottodicembre, Primomaggio e varie...
Ora mi converto, emigro e mi trovo altre feste da cominciare a snobbare tra altri tre anni.
Tanto poi alla fine, già lo so, mi farò trascinare in giro...
lunedì 30 ottobre 2006
Candide pareti nuove
Stamattina abbiamo quasi finito il trasloco.
Non ho fatto altro che trascinare valige, sacchi e buste per tutta casa cercando di non toccare mai le immacolate pareti nuove di zecca.
Ho paura che se struscio inavvertitamente il muro scetterà un fragoroso e assordante allarme con tanto di luce rossa lampeggiante...
Praticamente è come giocare all' "Allegro chirugo" con le chiappe...
domenica 29 ottobre 2006
Il corredo
Un trasloco non è mai cosa facile. Stiamo lasciando la casa dove, bene o male, abbiamo passato gli ultimi 21 anni. Un pezzo di storia.
Mia madre, in cima alla scala, era intenta a passarmi tonnellate di biancheria.
Anche antica, del 1800. Nella mia famiglia le madri ricamavano e facevano coperte all'uncinetto: le regalavano poi alle figlie. Così queste lenzuola si sono fatte un viaggetto di quasi due secoli.
Io no. Io non so neanche fare una sciarpa. L'unica volta che c'ho provato è venuto fuori un groviera.
Dall'alto della scala mia madre rifletteva "Be' certo tutte queste lenzuola matrimoniali... Ora che abbiamo tutti il letto ad una piazza e mezza che ci faremo?" pausa "Vabbè... vorrà dire che le conserveremo per quando ti sposerai".
Passava per caso mio fratello. Ci siamo guardati e... abbiamo capito.
Mamma sta invecchiando.
Il matrimonio per lei non era fra le opzioni contemplate. Non fino ad oggi pomeriggio.
Cioccolato e terapia di coppia
Non sempre i Baci Perugina sono latori di frasi idiote...
Finalmente si sono adeguati anche loro al cambiamento dei costumo.
Sentite questa che ha trovato una mia amica nel suo Bacio:
Lei: "Tu non mi capisci...!"
Lui: "Cosa intendi dire...?"
Dio esiste? Da dove veniamo? C'è vita nell'universo?
Ma soprattutto...
Chi è che si ostina a mettere i canditi nei panettoni quando finiscono puntualmente, tutti i natali, spiaccicati e sputazzati su tovaglioli di carta rossi con le decorazioni dorate?
Perchè il Mac continua a mettere il cetriolo nei suoi Hamburger? Forse perchè si diverte a vedere uscire la sua clientela con il ketchup inzeppato sotto le unghie per levare il cetriolo?
Ma soprattutto: perchè ci sono ancora gli yogurth con mollicci, viscidi, filamentosi pezzi?
Diffidenza alimentare
Perchè mai, mi spiegate, mi dovrei mangiare uno yogurth alla Zucca e Mango?????
E perchè mai il tutto dovrebbe anche degenarare in Fragola e Pomodoro???
A questo punto mi viene il dubbio che la scelta degli accostamenti sia cromatica.
Tremo al pensiero che ci sia la possibilità di un "Melanzana e More" o "Banana e Peperone"...
Ah, no.
Ipotesi errata.
Ho letto ora su internet che c'è anche mela e spinaci.
Ora mi sento più sollevata.
A meno che non si tratti di mela verde...
Scoperte mattutine
Mi sono vista riflessa nel finestrino della macchina stamattina.
Con la maglietta molto scollata e i capelli tirati su.
Mi sono accorta, dopo quasi 30anni, di avere il collo lungo...
"Sembro un Modigliani". Ho pensato.
Ma poi mi sono venuti inesorabilmente in mente l'alieno dell'area 51 ed ET.
Ed ho trovato il paragone decisamente più calzante...
sabato 28 ottobre 2006
Guida di sopravvivenza - Cap. II
Finora nelle età passate in rassegna c'era un docile "1" davanti.
Non è più così... arriva la responsabilità del "2" e bisogna attrezzarsi di conseguenza.
21 ANNI
Ah! Qualunque cosa tu sia, universitario o lavoratore, finalmente, almeno, sei qualcosa.
Prima eri come un fluido, che prendeva la forma del contenitore in cui si trovava. Ora stai prendendo corpo e acquistando solidità.
Ah ah, te piacerebbe...
giovedì 26 ottobre 2006
Guida di sopravvivenza per trentenni - Cap I
Tappe fondamentali verso la strada (lastricata di figure ridicole e sollazzi vari) che porta all'età adulta.
Premessa: orbene, arriva sempre il momento in cui bisogna fare ordine nella propria vita.
Pulizie di Natale, di Pasqua, della domenica, shopping compulsivo e scrostaggio ossessivo di lavello e vasca non sono altro che manifestazioni esterne del nostro io interiore che sta tentando di comunicarci qualcosa (poveraccio, sono quasi trent'anni che ci prova... ma niente, eh?)
Al momento sono al terzo trasloco nel giro di 7 mesi.
Il mio "io" di cose, fra un ripulisti e l'altro, ha cercato di dirmene parecchie.
Intenta ad imballare in todo, quindi, la casa dove sono cresciuta, ho formulato un'ipotesi di tappe che un essere umano compie mentre corre sparato verso i trenta...
Ma lo scriverò dopo, altrimenti tutto questo picchiettare sui tasti mi scaraventerà dritta verso il licenziamento ben prima dei trenta...
a bientot
Guida di sopravvivenza per trentenni - Cap I. Continua...
Le tappe che lentamente ti portano a scivolare verso i trenta partono da lontano. E sono aldisopra di ogni sospetto. Ma d'altronde per costruirsi un fulgido avvenire bisogna cominciare dalle basi, o no?
11 - 12 ANNI
Questa è prima tappa.
Il primo sprazzo di età adulta.
Il primo momento in cui hai un'età a due cifre e la seconda, badate bene, non è di certo uno zero insignificante...
Andrai alle scuole medie, senza sospettare neanche lontanamente che i tuoi compagni di scuola nel frattempo sono diventati dei mostriciattoli pronti a schernire e riprendere chicchessia su tutto per placare i loro brufolosi demoni interiori.
Ignara di ciò che ti aspetta dopo, credi di stare vivendo il momento più tragico che l'esistenza ti abbia riservato: le tette non ti crescono, le gambe non ti crescono, i denti ti crescono troppo (apparecchio e via...). E per le più fortunate arriva anche il fatidico giorno in cui tutti ti guarderanno con aria stucchevole perchè sei diventata "signorina" mentre tu ti chiedi perchè, seppur alta come un puffo, devi andare in giro a cavallo di un materasso alato usa e getta.
Personalmente ero terrorizzata all'idea di rimanere 1e45 di altezza a vita. D'altronde con una nonna alta appena 1.50 il rischio c'era.
A 13 anni arrivai a 1.65 e lì rimasi. Ancora oggi però, se penso a mia nonna, mi sento una vichinga.
Tragedia non meno aspra è quando la gente (classico esempio: il cameriere al ristorante) si rivolge a te nel seguente modo "E per la bambina? Patatine fritte?".
Una vera umiliazione, quando capitava. Avrei voluto rispondere "Brutto imbecille mi porti un Barolo del '64 e un'entrecote con una cottura decente. Mi raccomando la temperatura del vino!", ma poi temevo che i miei si sarebbero rivolti ad un esorcista ed avrei raggiunto la maggiore età sotto le cure di uno strizza cervelli.
Think positive... please?
Ok è ufficiale: sto impazzendo!
Ho acquistato uno di quei libri da me sempre contestati. L' "articolo" in questione, udite udite, è un corso per migliorare la propria autostima.
Diciamo che io ne avrei bisogno a tratti: se su un versante, infatti, ho una discreta considerazione di me stessa (e che avolte rasenta perfino pericolosamente la compiacenza) dall'altra tendo all'autocommiserazione.
Oddio piu' che di scarsa autostima mi sembra che si tratti di un disturbo bipolare...
lunedì 23 ottobre 2006
Crudeltà mentale
A proposito.
Volevo rendere partecipe la popolazione tutta delle crudeltà mentali alle quali sono stata sottoposta post-convivenza dalla mia mamma.
A tre giorni esatti dall'istante in cui avevo imballato tutta la mia vita in scatole di cartone tristi e marroncine, mia madre ha avuto il coraggio di trascinarmi all'Ikea per scegliere la sua (ormai nostra) nuova cucina...
Praticamente come un diabetico alla sagra dello zucchero.
Vagavo come un fantasma lungo il percorso segnalato fra coppiette apparentemente felici in procinto di scegliere il mobilio del loro nido.
Ruolo ricoperto da me appena una manciata di mesi prima.
Solo che il mio brillante fidanzato si era espresso nella seguente eccezionale performance: preso dall'entusiasmo dello shopping aveva afferrato agilmente un cestino metallico per la carta straccia, facendolo volteggiare per l'aere manco fossimo in un film di Gene Kelly o Fred Astaire...
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