lunedì 7 agosto 2006
L'importanza di chiamarsi Ugo
Dopo un allegro fine settimana di vacanze mi ritrovo di nuovo in ufficio e, visto che è agosto, non ho un cacchio da fare... Ma devo stare qui seduta e devo far finta di far qualcosa (e pregare che il Dio del Server, che gestisce la nostra rete di computer, non abbia veramente i terribili poteri che gli attribuisco nelle mie fantasie peggiori... altrimenti sono fottuta, anzi licenziata). Ma non è che sia colpa mia: si può, dico io, cominciare a lavorare a fine luglio quando non c'è nessuno che ti indirizzi e, soprattutto, quando nessuno ti darà un'ombra di ferie? Ma, comunque, sono già molto contenta di avercelo un lavoro...
Il fine settimana non è stato male. Sono stata al mare, mi sono abbronzata... tutte cose di un certo spessore, no?
Peccato per quella rottura di nuvola tutt'altro che passeggera che si è portata via le ore migliori di sole.
Nonostante fossi in barca, mi ha seguito negli spostamenti... la bastarda!
E ovviamente mi è venuto in mente Fantozzi con la sua nuvola da impiegato. Solo che oggi le nuvole da impegati non ci sono più. Sono diventate "nuvole a progetto".
Il loro progetto è di farsi vedere proprio quando hai finito di farti il bagno e vorresti asciugarti. Giuro che il cielo era limpido da dov'ero fino a Timbouktu... solo sopra la mia testa c'era questo sputacchio bianco e fastidioso. Fossi stata Fantozzi con la nuvola lì fissa non mi sarei fatta il bagno ed il mio raffreddore cronico non sarebbe peggiorato...
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