lunedì 28 gennaio 2008

Raccolta differenziata (una barzelletta per un confetto)


No, non è la mia solita botta di ecologismo.

Da ragazzina, invece di darmi a sani passatempi quali le droghe pesanti e le scorribande con i motorini, mi divertivo a condividere con gli amici quello che - rimarrà nella storia - amavamo definire la gara delle barzellette più brutte.

Avevo 16 anni. La serata si svolgeva così. Si sceglieva una spiaggetta del litorale Romano, ci si armava di chitarra, lumi, vodka e nutella e ci si recava nel loco prescelto verso le 22.30 della sera.

E lì partiva il delirio. Dai colmi alla serie "Dottore, dottore", da Pierino all'italiano il francese e l'inglese, dal più grande saltatore arabo a quelle davvero demenziali.


Ricordo che un anno vinse una mia amica con una terribile barzelletta di un tizio che veniva mandato nel deserto a cercare un certo Perseo, scomparso fra le dune.
Solo, dopo giorni di cammino sulla sabbia, l'uomo scorge da lontano una figura umana e gli domanda urlando:

"Sei Perseo?"
e quello risponde
"Trentaseo!"

Primo premio per la barzelletta più brutta, estate 1994. Meritatissimo.

Ora: ho scoperto che quando sono un po' alticcia e comincio a raccontare barzellette ho un grande ascendente sugli uomini.

Visto che i 30 si avvicinano e devo intensificare la campagna acquisti prima che la menopausa mi si porti via, vorrei attivare sul mio blog una raccolta differenziata di barzellette...
Divise per genere, sì.
Magari farò vari post-cassonetti di raccolta.
Ora ci penso e poi renderò pubblico questo scempio.

Intanto voi lasciate la vostra barzellettina qui sotto.

Parte la grande iniziativa:

UNA BARZELLETTA PER UN CONFETTO

...per ringraziarvi del contributo, a cose fatte vi manderò le bomboniere...

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