giovedì 24 gennaio 2008

Fiducia, politica e igiene


E' una questione di fiducia.
E non sto parlando di politica. Che caschi pure il governo, rotoli, ruzzoli, rimbalzi, insomma, si sfracelli per terra. Così si divertono a palleggiarsi le poltrone un altro po'.

No. Parlo di igiene.
Temo di essere un po' maniaca.
Nei bagni pubblici spesso la carta igienica, questa sconosciuta, quando c'è è fuori dal porta rotolo. E io non mi fido affatto ad usarla quand'è lì, sulle piastrelle, alla mercé dei batteri.
Immagino questi ultimi come formichine che dai sanitari si arrampicano sullo sciacquone e gozzovigliano sui morbidi veli (nei bagni di lusso, altrimenti sulla carta oleata del salumiere).

Più che altro mi figuro che prima che entrassi io in bagno, due scarrafoni stessero giocando con il rotolo come due gattini col gomitolo di lana... O, per tornare all'argomento fiducia, come due politici con la poltrona?

Comunque per star tranquilli, sempre meglio eliminare 7 - 8 giri di carta e gettarli via.
Ovviamente al grido di "Viva l'Amazzonia".
Dovrei vergognarmi, poveri alberi... La prossima volta che mi metto a sostenere le mie tesi da convinta ambientalista qualcuno può cortesemente picchiarmi?

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