giovedì 13 ottobre 2011

Hip, hip... ultrà!


Quell' "ultra", lì, così. Sbieco e bieco.
Quell'ultra piazzato prima del trenta che un tempo ho temuto e che ora mi sembrerebbe una botta di vita.
Mi fa venire in mente, in automatico, Lines Seta.
C'è poco da fare.
Puoi averne pure 33 di anni, ma non è che la maturità ti pervada come un fuoco sacro o una cosa dovuta.

Impari solo ad essere un po' più clemente con te stesso.
E nostalgico. Al quasi, allora, sostituisci un ultra.

A 3 anni dall'ultimo post, mi sembra doveroso un breve riassunto delle puntate precedenti (immagino il tripudio del popolo che non aspettava davvero altro):


- IL FILM "La ballata dei precari" è quasi cotto. Neanche Gillo Pontecorvo ci metteva così tanto, ma ce l'abbiamo quasi fatta. Sono stati tre anni di duro lavoro saltuario. 150 pazzi, a fasi alterne, si sono prodotti in un'opera indipendente demenziale che spero avrete la possibilità di vedere presto

- IL LIBRO. Sì, c'è un libro. Grazie alla follia di un gruppo di giovani editori - ex-precari dell'editoria che hanno deciso di darsi al fai-da-te - a fine mese uscirà dal forno "La ballata dei precari - Guida di sopravvivenza per trentenni". E' da quando ho 3 anni che sparo cavolate, ma nessuno mai le aveva tenute così in considerazione. Grazie Miraggi Edizioni.

- L'ALMOST. Ecco. L'Almost ora è ultra.
Ho ancora gli stessi gusti, la stessa faccia, lo stesso mento, ahimé. Chissà che mi credevo sarebbe successo dopo i 30. Sono diventata zia una quindicina di volte (ho un rapporto molto stretto con i miei amici e ogni volta che si riproducono io vengo assunta come zia) sono tornata dai miei due anni torinesi, prendo molti meno treni e un po' mi dispiace. Sono sempre precaria. Un po' ci si fa il callo e si impara ad investire e scommettere su se stessi. (non dimentichiamo comunque, che c'è gente che ha famiglia e non riesce a trovare uno straccio di lavoro...)

Insomma il libro - il film - Roma.
Ecco, sento quasi di avere delle basi, dei punti di riferimento. O, quantomeno, delle distrazioni.

Una cosa sola mi tormenta: come cacchio ho fatto a vestire 20 comparse da prostitute con il mio guardaroba?

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